Se desiderate lavorare negli Usa e cogliere l’occasione di iniziare una nuova vita allora è importante tenere bene a mente una cosa: senza il visto non si può fare. O meglio, lavorare negli Stati Uniti senza possedere alcun permesso di lavoro è illegale. La cosa non dovrebbe stupire più di tanto: da sempre gli Usa rappresentano un Paese dalle forti capacità attrattive a livello globale.
Di conseguenza, per garantire un controllo sugli ingressi alle frontiere, sono stabiliti una serie di visti lavorativi che è necessario possedere. E ciò sia che si venga a lavorare per un’azienda del territorio sia se si decida di aprire personalmente un nuovo business negli Usa o effettuare investimenti in loco (è il caso di chi sfrutta le opportunità offerte dal Real Estate americano) Ma come si differenziano i visti per lavorare negli Usa?
Lavorare negli Usa: visto immigration e no immigration
La prima grande differenza è quella che sussiste tra visti “immigration” e visti “no immigration”. I primi sono una categoria di visti che ci danno lo status di residenti negli Usa. Ciò è molto importante, in quanto, qualora perdessimo il posto di lavoro per il quale siamo chiamati a lavorare negli Usa, non saremmo obbligati a ritornare presso il nostro paese di origine.
Questo, in quanto abbiamo uno status di regolare residente, cosa che ci consente di trovare
tranquillamente un altro tipo di lavoro. Inoltre, tale visto ci da la possibilità di ottenere una green card, che trascorsi 5 anni ci consente di scegliere se ottenere la cittadinanza americana. I visti “no immigration” hanno la differenza che non conferiscono lo status di residente. Di conseguenza, se perdiamo il lavoro che abbiamo per licenziamento, o decidiamo di chiudere noi stessi l’attività, saremmo tenuti a tornare presso il nostro paese di origine.
Tipologie di documenti per lavorare negli Usa
Le tipologie di visti necessarie per vivere negli Usa sono variegate. Ma prenderemo in considerazione solo quelle categorie di visti che sono necessarie per poter lavorare come dipendenti o per aprire un nostro business.
Visto H
Molto interessanti sono, ad esempio, i visti H. Con essi andiamo a definire una serie di visti lavorativi che sono definiti “con sponsor”. Cosa vuol dire questo termine? Ci sono dei requisiti da dover rispettare per poterlo ottenere. Uno sponsor che ci richieda direttamente negli Usa (e questo sponsor deve anche dimostrare che non ci sono altre persone che possono fare il lavoro per il quale siamo chiamati negli Stati Uniti); possedere un titolo universitario o, in alternativa, 10 anni di esperienza nel campo per il quale veniamo assunti.
Il limite dei visti H sta nella loro erogazione, limitata esclusivamente ad un unico giorno dell’anno (il 1 di aprile), che porta a farli finire in un battibaleno. Pensate che solitamente se ne erogano solo 70mila l’anno, e il numero di richieste per ottenerlo è enormemente superiore.
Visto L1
Un’altra tipologia di visto molto interessante e necessario per lavorare negli Usa è il visto L1. Questo visto viene solitamente concesso per poter spostare lavoratori da una compagnia ad una filiale della stessa compagnia negli Usa. Per poter ottenere il visto L1 è necessario, innanzitutto, essere dipendenti da oltre 1 anno all’interno di un’azienda italiana.
Nel momento in cui quest’azienda apre una filiale negli Usa, e decide di trasferircisi, lo può fare (consentendoci, così, di ottenere questo visto L1) se e solo se, una volta in loco, avremo modo di gestire direttamente un numero minimo di 5-6 impiegati. Di conseguenza parliamo a tutti gli effetti di veri e propri dipendenti con busta paga!
Relativamente al visto L1, esso può essere richiesto anche nel caso in cui la società americana, che detiene una filiale in Italia, vada a spostare un dipendente negli Usa. In questo caso la nostra mansione non è quella di lavorare direttamente, bensì di gestire negli Usa una forza lavoro della società italiana.
Visto E
Il visto E risulta essere particolarmente interessante, in quanto non è un visto che tutti i Paesi hanno. Difatti si rilascia sulla base di trattati bilaterali tra Usa e gran parte dei Paesi europei, come appunto l’Italia, i quali prevedono di effettuare investimenti in America.
Questo visto possiede due caratteristiche base: il primo è quello di non essere un visto “immigration”, di conseguenza non cadrà mai in green card; il secondo è quello di essere uno dei pochi visti non discrezionali, ossia che non dipendono in alcun modo dal patrimonio personale, dall’estrazione sociale, ma solo ed esclusivamente dal rispetto di alcuni parametri ben precisi.
In genere, per poter ottenere un visto lavorativo E, si richiede un investimento. Nella fattispecie l’acquistare una società americana, per la quale si diventi almeno proprietari per il 50%. Inoltre il capitale deve essere in nostro possesso e deve essere dimostrabile, oltre che lecito (potrebbe essere frutto di un’eredità o più semplicemente dei risparmi di una vita).
Per ottenere un visto E non dobbiamo dimenticare che l’investimento che si deve sostenere deve essere sostanziale (e proporzionato con l’attività che andiamo a fare). Solitamente si consiglia di investire una somma minima di almeno 150mila dollari. Il visto E, una volta ricevuto, viene concesso anche alla nostra famiglia. In particolare il coniuge avrà un visto addirittura più ampio, in quanto gli consentirà di poter lavorare ovunque sul suolo americano e per qualunque genere di attività.
Visto E2
All’interno di questa categoria di visti, particolarmente interessante è il visto E2, per imprenditori ed investitori che sono in trasferta in America per un periodo di almeno 6 mesi. Il visto E2 permette di rimanere negli Usa e consente di rimanere per un periodo compreso tra 1 e 3 anni. Interessante è il fatto che, se dimostriamo che l’attività è proficua, può essere esteso fino a un numero illimitato di volte. Essendo un visto per imprenditori attivi, è molto utile per tutti coloro che decidono di effettuare investimenti di un certo tipo.
Visto O e visto P
Sono altri due modi interessanti per ottenere un visto lavorativo negli Usa: il visto P, ad esempio, per artisti e atleti; il visto O, invece, per persone che si contraddistinguono o primeggiano in alcuni campi (può essere il caso di un cantante). Tale visto è supportato anche da una serie di elementi che rafforzano la fama del soggetto in questione, come ad esempio pubblicazioni o libri scritti, premi internazionali, articoli di giornale.
Altri modi per poter ottenere una green card o un visto per lavorare negli Usa
Esistono anche modi che esulano da quelli fin qui presentati e che consentono di poter comunque lavorare negli Usa. Il primo è quello più classico, ossia lo sposarsi con un cittadino di nazionalità americana o cubana, oppure partecipare alla lotteria che consente di ottenere una green card.
Per partecipare a tale lotteria è sufficiente iscriversi gratuitamente nel mese di ottobre, ed è sufficiente possedere un titolo di studio. Poiché si tratta di una vera e propria lotteria, si effettua un’estrazione il 1°maggio di ogni anno (ma ricordiamoci che, essendo una lotteria, ci sono pochissime probabilità di vincere!).
Il cambio di vita tanto sognato
Come abbiamo visto ci sono una serie di paletti per poter ottenere un visto utile per lavorare negli Usa. Inoltre non rappresenta quel particolare cambio di vita tanto sognato, considerando che in certe zone degli Usa il costo della vita è particolarmente elevato. Non dimentichiamo anche che gli Usa presentano un mercato del lavoro estremamente dinamico, per certi aspetti meno tutelato rispetto all’Italia.
Di conseguenza riteniamo che gli Stati Uniti siano sicuramente un Paese adatto per venire a lavorare. Ma soprattutto per categorie ben precise, come investitori ed imprenditori.
Se avete un’idea imprenditoriale vincente, e potete dimostrare di poter creare un vantaggio sia per voi stessi che per il paese America, state pur certi che le possibilità di poter ottenere quel che è necessario per far partire il vostro business non mancheranno!
(Foto di Naji Habib da Pixabay)