Una proroga per lo Smart working

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Lo Smart working ha avuto una proroga

Da aprile, lo Smart working, ha avuto una proroga fino a settembre.

Il Decreto Sostegni bis ha emesso una proroga con adeguamento delle regole per un rientro in ufficio in totale sicurezza.

Il Governo è interessato a prolungare il periodo del lavoro agile che, doveva essere interrotto a fine aprile, come previsto dall’articolo 90 del dl 34/2020 (il decreto Rilancio), ma che causa Covid, verrà esteso secondo il nuovo decreto economico anticovid.

Le disposizioni del Decreto Rilancio hanno permesso ai titolari di aziende di applicarlo ad ogni contratto subordinato, anche in assenza di accordi individuali, previsti dagli articoli da 18 a 23 della legge 81/2017.

Il Decreto Milleproroghe ha disposto l’applicazione fino a fine emergenza: perciò, in realtà, non sarebbe neanche necessaria la proroga.

Lo Smart working nel Decreto Sostegni bis

I tempi sono stretti e veloci, per questole aziende, sono state costrette ad organizzarsi dato che il numero alto di personale in Smar t working.

Il tempo sarebbe fino a settembre attuando le regole fino a dopo l’estate.

Ritorno in azienda in sicurezza

Presso il Ministero del Lavoro è stato predisposto un team appositamente dedicato alla proroga: decisa fino a fine settembre ma con la possibilità di un ulteriore prolungamento che va oltre l’emergenza Covid.

Il punto è che, le aziende, devono garantire il rientro al lavoro in sicurezza.

Solo con la campagna vaccinale in avanzamento si potrà esserne certi.

Si spera che, in autunno, ci possa essere il ritorno al lavoro tenuto presente anche campagna vaccinale in generale e la somministrazione dei vaccini sui luoghi di lavoro che dovrebbe iniziare a maggio.

Smart working oltre l’emergenza

Per tutto il 2020 e 2021, lo Smart working, ha proposto un lavoro in sicurezza e, dai dati, sembra che resterà anche dopo l’emergenza pandemia.

Infatti, molte aziende, sono interessate ad usarlo anche in futuro anche perché abbatte i costi aziendali, crea benessere e tutela la sicurezza dei dipendenti senza ridurre la produzione.

Secondo Fondirigenti, il 54% delle aziende, vorrebbe averlo come metodo lavorativo prevalente: nel post pandemia, in media, si prevedono 2/6 giorni a settimana in presenza e 2/4 a distanza.

Come si preparano le aziende?

Secondo l’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, le imprese stanno pensando di programmare gli spazi di lavoro, di digitalizzare il lavoro ed organizzare gli orari.

Conclusioni

Ormai, lo Smart working, è entrato a tamburo battente in tutte le attività riprogrammando molti modi di lavorare.

Ovvio che tutto questo è stato organizzato per il bene dei lavoratori e di chi possiede un’azienda perché deve tutelare i propri dipendenti.

Francesco Bruschetta
Francesco Bruschetta
Ciao sono Francesco ma tutti mi chiamano Bruce e sono un copywriter. Ho la passione per la comunicazione web, la seo, il web design e perchè no, anche per i film di Charli Chaplin e le scampagnate con la mia mountain bike Cube

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