Oggi la redazione di vita d imprenditore vi presenta un fulgido esempio di successo nel mercato dell’abbigliamento locale. A Cava de tirreni (Sa) sorge “Wilson” un piccolo negozio nato dalla vena creativa del giovane imprenditore Vincenzo Giordano.
Nato e cresciuto a Baronissi ma ormai conosciutissimo nella città meteliana per la sua allegria,simpatia e disponibilità; Vincenzo ha saputo, grazie alle sua grandi abilità relazionali, crearsi un personaggio apprezzato anche al di fuori dell’ambito professionale e la sua immagine di moderno bohémien spopola da tempo anche sui social.
Lo abbiamo incontrato direttamente nella sua elegante boutique per ascoltare la storia del suo ormai affermatissimo “brand”.
Vincenzo innanzitutto noi della redazione ti ringraziamo sentitamente per averci concesso parte del tuo tempo prezioso. Il tuo negozio di abbigliamento a Cava è all’apice del successo, essendo uno dei più noti e frequentati della città. Perché hai scelto di intraprendere propio questa strada ?
“Mio padre opera in questo settore da più di trent’anni e io sin da piccolo ho avuto il privilegio di poter seguire da vicino il suo lavoro.
Quando entravo nei suoi negozi rimanevo estasiato nel vedere le nuove collezioni e cosi, crescendo, ho sviluppato di conseguenza un grande amore per tutto ciò che è bello…infatti amo definirmi un esteta.
II vestiario è la mia principale passione perché a mio avviso trasmette emozioni a te stesso e agli altri , esprime la tua personalità, ti da gioia di vivere…
Lavorare in questo mondo cosi pieno di colori e sfaccettature è per me fonte di incommensurabile soddisfazione. “
Gia, entrando nel tuo negozio si resta immediatamente catturati dalla cura degli ambienti, dalla varietà dell’offerta, dalla particolarità degli arredamenti…tutto ciò denota grande amore per la professione che svolgi.
Il nome Wilson a cosa è dovuto? È stato frutto di una lunga riflessione ?
“é un nome che a mio avviso evoca perfettamente il tipo di offerta della mia boutique, improntata su uno stile “retro” che per me significa riscoprire il passato senza distaccarsi dalle nuove tendenze.
Lo scelsi insieme a mio padre….ci piacque tanto perché ha un bel suono, è immediato e facile da ricordare. Opero con questo “Brand” da circa 12 anni e sono orgoglioso di quanto ho potuto realizzare finora.”
Cava de tirreni è nella provincia di Salerno famosa per le sue boutique, i suoi atelier, una città che offre molto nel settore della moda… perché hai scelto di aprire la tua attività qui?
“All’epoca quando decisi insieme a mio padre di aprire qui il mio nuovo negozio l’economia della città era diversa .
La crisi era ancora lontana e la concorrenza meno agguerrita, per cui c’era posto un po per tutti dato che il grande afflusso di clienti permetteva di ripartire i guadagni tra tanti.
Adesso non c’è grande spazio per potenziali nuovi entranti, molte attività hanno dovuto chiudere e l’unico modo per poter sopravvivere è quello di personalizzare la propria offerta differenziandosi dagli altri in modo marcato.”
Secondo te quale il punto di forza del negozio di abbigliamento “Wilson” ? Cosa può trovare il cliente nella tua boutique ?
“Il mio negozio è improntato su generi misti: ne troppo classico, ne troppo sportivo, troppo ne estremo. Vi si trovano capi di grande varietà di stili, tessuti e colori. l’ Esperienza accumulata nel tempo mi ha spinto ad evolvere il mio “business concept”.
Se prima lavoravo con i marchi più noti adesso ricerco articoli che abbiano le stesse caratteristiche ma con prezzi più vantaggiosi per la clientela. Non faccio un discorso di nicchia rispetto ad altri negozi perché mi piace lavorare con tante persone….per me il cliente è un amico. Sono un tipo estremamente socievole, la gente viene qui,si chiacchiera, ci si conosce… la vendita del prodotto viene eventualmente dopo .
L’importante è innanzitutto instaurare un rapporto umano, creare un ambiente empatico e accogliente , che porti i visitatori a sentirsi a casa propria.”
A proposito di clientela. Verso quale segmento target è indirizzato il tuo business? attraverso quali canali di comunicazione promuovi la tua offerta?
“Il mo negozio è frequentato da diversi tipi di clienti, dallo studente al professionista. Non mi rivolgo ad un target definito proprio perché come ti ho già detto amo relazionarmi con il maggior numero di persone possibile … Il contatto umano per me e essenziale anche al di fuori del luogo di lavoro dove incontro gli amici e illustro di persona tra una chiacchiera e l’altra le novità in arrivo, quindi il passaparola è la mia principale fonte di comunicazione.
Uso sicuramente anche i social, whats’ up e tutte le tecnologie attualmente in auge ma mi rattrista constatare che il progresso stia portando la gente a spostarsi sempre più verso il virtuale tralasciando cosi il reale.
Anche il mondo dell’abbigliamento sta risentendo di questa tendenza… le grandi catene trattano il cliente come un numero e di conseguenza l’esperienza di acquisto non trasmette più emozioni come una volta; per questo molti preferiscono comprare direttamente online. Per me tutto ciò e molto triste per cui mi impongo di fare comunicazione principalmente a quattr’occhi …non c’è piacere più grande che essere circondati ogni giorno da tanti amici che apprezzano quello che fai.”
Cosa consiglieresti ad un giovane con idee innovative e volenteroso di aprire una sua attività nel mondo dell’abbigliamento?
“A mio avviso per operare in questo mondo bisogna avere tanto spirito di sacrifico ed essere disponibili a fare tanta gavetta. Io personalmente ho iniziato molto giovane, a 16 anni come magazziniere. Grazie a mio padre ho potuto avere contatti con tanti professionisti del mondo dell’abbigliamento e ciò mi ha permesso di fare esperienza con le tecniche di vendita.
Oltre alla voglia di imparare bisogna avere l’attitudine a relazionarsi con gli altri e fare un lavoro molto “psicologico” ovvero conoscere i diversi tipi di persone in modo da capire quali siano le loro effettive esigenze.
Nonostante la fatica questo lavoro può dare grandissime soddisfazioni. Dopo 15 anni di carriera non sono ancora stanco di quello che faccio e spero di poter lavorare ancora a lungo in questo fantastico mondo. “