Con lo sviluppo della digitalizzazione e lo scoppio della pandemia da Covid-19, sono triplicate le attività online e con esse anche le truffe online associate. Tra le truffe online più diffuse e pericolose, troviamo quelle alle imprese e in particolare, attacchi informatici legati allo smartworking, nello specifico, attacchi contro i lavoratori che non si rendono conto di essere hackerati dei propri dati e informazioni.
Truffe online: i dati di Acronis
L’impresa Acronis, produttrice di software di sicurezza dati per aziende, ha rilevato dal 2020 l’aumento del 31% degli attacchi informatici verso le aziende, con un’indagine dal titolo Acronis Cyberthreats Report 2020, in cui si evidenziano le maggiori minacce informatiche che maggiormente hanno causato danni a livello imprenditoriale. Secondo l’analisi, i criminali di internet spostano la loro attenzione sulla sottrazione dei dati a scopo di estorsione: ma come fanno a farlo? La minaccia principale è la creazione di un ransomawe, un tipo di virus di nuova generazione che colpisce la crittografia di un sito e ne ruba i dati. Ad essere colpite maggiormente sono le piccole e medie imprese, che essendo prive di un buon sistema di sicurezza, dato che non investono molto sull’acquisto di malware sofisticati, subiscono molti furti di dati e di informazioni con la conseguente estorsione di denaro, a patto di recuperare il proprio sito internet.
Attacchi online: come risolvere il problema?
Secondo il consiglio di Stas Protassov, co-fondatore di Acronis, sono ancora molte le aziende che non si preoccupano di risolvere il problema della sottrazione dei dati, creando un sistema di protezione efficace e costantemente aggiornato. Come già detto pocanzi, il maggiore attacco è quello del randsomawe, che blocca e crittografa un malware sottraendo tutte le informazioni, per cui la soluzione sarebbe quella di stare al passo con questi tipi di virus. Infatti, a causa della riduzione del ciclo di vita di un malware, i virus sono in grado di penetrare e attaccare il sito in tutta libertà, causando dei gravi danni. Le soluzioni si possono perciò, sintetizzare in tre punti principali:
- investire in un buon sistema informatico di sicurezza in campo di privacy e protezione dati;
- assumere esperti in cybersecurity management, che si occupano esclusivamente di difendere l’azienda dagli attacchi hacker;
- aggiornare periodicamente il sistema di protezione dati e privacy stando al passo con i nuovi tipi di virus.
Infine, è opportuno conoscere i punti cardine in materia di privacy imprenditoriale, prevenendo e individuando i rischi che un’azienda può subire, al fine di proteggere e svolgere al meglio il proprio lavoro, mantenendo un benessere producente a tutta l’impresa.