Dalle origini al successo
Steve Jobs nacque nel 1955 a San Francisco, in California, la madre biologica era una studentessa che diete in adozione il figlio per assicurargli un futuro migliore. Nel 1972 Steve si iscrisse al Reed College, in Oregon, ma ben presto si rese conto che i corsi che seguiva non gli interessavano davvero e che fosse molto pesante sostenerlo negli studi per la sua famiglia. Abbandonò i corsi ufficiali e seguì solo quelli che riteneva validi come calligrafia, dove imparò tutto su scrittura, lettere e caratteri. Questo tipo di scelte risultarono valide tanto che per esempio le conoscenze apprese durante quelle lezioni sarebbero state alla base delle capacità tipografiche del Macintosh, il primo computer.
Lasciò la camera del dormitorio universitario facendosi ospitare dagli amici, per risparmiare, raccoglieva bottiglie di Coca-Cola vuote per restituirle ai venditori e ricevere in cambio 5 centesimi.
Tornato in California, il giovane Steve, iniziò a lavorare per Atari, uno dei primi producer di videogame, per poi mettersi in proprio insieme a un amico, nel 1976, fondando Apple Computer. La società aveva la sede nel garage di Steve, il logo rappresentava una mela morsa, l’investimento capitale era di qualche migliaia di dollari ricavato dalla vendita di un furgoncino Volkswagen e di una calcolatrice scientifica.
La prima invenzione fu Apple I, un computer con poche componenti e abbastanza economico, poteva essere collegato alla tv, aveva un sistema di memorie che ne facilitava l’accensione, ma non aveva un aspetto estetico: chi lo comprava lo sistemava come meglio credeva. Ne furono venuti 200 pezzi. L’azienda iniziò a crescere e fu presentato Apple II, il primo computer fatto, finito e pronto all’uso e Apple III che però ebbe problemi di surriscaldamento risultando un flop.
Dal fallimento agli altri innumerevoli successi
Nel 1984 venne lanciato Macintosh, il computer a tutti gli effetti, dotato di tastiera e mouse. Le quotazioni di Steve Jobs balzarono alle stelle. L’anno dopo per dei contrasti con l’amministratore dell’epoca, Steve, fu costretto a lasciare la Apple, società creata da lui.
Non si scoraggiò per niente e fondò prima NeXT per produrre computer all’avanguardia, ne rilevò un’altra che si stava affermando nel campo della grafica computerizzata. La prima non decollò, mentre la seconda fu rinominata “Pixar” e faticava ad andare avanti.
La svolta si ebbe a metà degli anni novanta quando la Apple scelse un programma innovativo sviluppato da NeXT come base peri i nuovi iMac. Apple acquistò anche la NeXT e nel 1996 Steve Jobs tornò alla sua prima società. Da questo momento l’azienda spiccò letteralmente il volo divenendo la potenza mondiale che tutti conosciamo con i prodotti stravenduti e di qualità ottima.