La tua attività di imprenditore parte da una decisione: vuoi essere indipendente, non puoi seguire solo ciò che gli altri ti dicono di fare. Vuoi lavorare per costruire il tuo sogno. Un sogno che però deve tenere presente i rischi della partita IVA. Lo so cosa stai per dire: essere imprenditore non vuol dire avere una serie di numeri con i quali siglare le fatture. Non basta questo.
Prendo una definizione di Wikipedia: “L’imprenditore è colui che detiene fattori produttivi (…) attraverso i quali, assieme agli investimenti, contribuisce a sviluppare nuovi prodotti, nuovi mercati o nuovi mezzi di produzione stimolando quindi la creazione di nuova ricchezza e valore sotto forma di beni e servizi utili alla collettività/società”. E spesso quando apri la tua partita IVA sei un semplice freelance che presta i propri servizi al miglior offerente. Anche se lo spirito imprenditoriale è lo stesso, non temere: se vuoi diventare un buon professionista devi investire e assumerti i rischi. Che, in questo caso, non sono pochi.
Sai bene, però, che spesso il percorso dell’imprenditore inizia dai piccoli passi. Prende forma da una consapevolezza, da un pensare come una persona che investe per ottenere di più. Non con un azzardo ma con una riflessione ponderata. Così passi dall’essere dipendente alla libera professione, per poi crescere e aprire un’impresa. Magari con buste paga e immobili. Uno scenario che può seguire un sentiero graduale, ma ora la domanda è questa: hai presente tutti i rischi della partita IVA? Scopriamo insieme i più delicati.
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Le tasse sono alte (molto alte)
Sembra scontato, vero? Però questo è il punto di partenza, il primo step da sottolineare quando decidi di iniziare una nuova avventura. Il lavoro fisso ti sta stretto, hai un’idea da seguire e non vuoi perdere tempo: vai dal commercialista e apri una partita IVA. Ora sarà compito suo darti la soluzione migliore per il tuo caso. Ci sono dei regimi agevolati per chi inizia, ma attenzione al secondo anno: il colpo è duro, molto duro. Perché devi sommare alle tasse che devi per l’anno precedente l’anticipo su quello in corso.
Un dettaglio: non ti sto parlando di regimi specifici. La situazione cambia di anno in anno, quindi descrivendo una realtà specifica rischio di proporti un contenuto non attuale. L’unica cosa che devi sapere è questa: dietro a qualsiasi regime fiscale con partita IVA c’è un vespaio di tasse da pagare. Fatti spiegare bene dal commercialista le sfumature del tuo nuovo universo e, soprattutto, non spendere tutti i soldi. Non ti appartengono, rischi di ritrovarti senza la liquidità necessaria per soddisfare i tributi. Meglio evitare questa combinazione.
Il commercialista è necessario
Una delle grandi illusioni di questo tempo: gestire la partita IVA senza l’aiuto di un commercialista. Non conosco la tua esperienza, ti racconto la mia: la persona dedicata ai conti può aiutarti a risparmiare, può consigliarti e può farti evitare catastrofi fiscali. Avere un commercialista preparato e specializzato è un passaggio chiave, ma è una spesa in più. Spesso impegnativa. Ma quanto ti costerebbe avere un problema con le fatture o con i versamenti allo Stato? Molto. Lascia che dietro ai numeri ci sia una persona con esperienza.
Devi avere già un buon giro di clienti
Quando decidi di aprire un’attività indipendente hai un progetto, un’idea, un obiettivo. Tutto sembra interessante, sei libero dalle catene del lavoro dipendente. Non c’è lavoro fisso che tenga, il fascino della libertà non ha eguali. Però devi fare attenzione: i rischi della partita IVA sono sempre in agguato. Il problema di una guardia bassa sono evidenti: inizi con passione, ma senza clienti. Questo è un danno.
Perché non puoi permetterti di perdere tempo. Hai deciso di aprire una partita IVA? Valuta con attenzione tutte le possibilità, ma soprattutto lavora per trovare i clienti prima di averne bisogno. Crea un blog, punta sull’inbound marketing, fa’ in modo che la tua agenda sia ricca di contatti pronti a seguirti nel momento in cui prendi la decisione. Altrimenti potrebbero passare anni prima di ottenere risultati.
Scegli i clienti con attenzione
Questo è un aspetto decisivo per gestire con cura la tua partita IVA. Devi scegliere con cura i clienti: devono essere dei buoni pagatori, saldare in tempi minimi e rispettare il lavoro del professionista. Ma soprattutto devi fare i conti con il discorso tasse: sempre alte, sempre difficili da pagare. Per giustificare una partita IVA gli introiti devono essere alti, quindi è arrivato il momento di mettere da parte i lavori per fare esperienza e per avere visibilità. Ora devi lavorare e lo devi fare senza scrupoli: devi alzare i prezzi e scegliere i migliori clienti, ma per farlo devi offrire qualcosa in più. Ecco perché devi investire in una formazione continua e specializzata.
Segui con cura i pagamenti
I pagamenti vanno avanti, i clienti ci sono. Ma attenzione ai versamenti delle grandi cifre: cosa fanno i tuoi clienti? Pagano in anticipo o in ritardo? Questo passaggio non deve essere ignorato perché devi mantenere il più possibile in ordine i conti. In primo luogo devi creare un contratto con i dati chiari sui tempi di pagamento, e se possibile devi farti pagare prima di muovere la prima mossa. Oppure puoi chiedere un anticipo. Ricorda che emettere una fattura con partita IVA vuol dire anticiparla anche se non hai ricevuto il versamento. Questo vuol dire perdere soldi che poi rivedrai (forse). In ogni caso non conviene mai anticipare: il pagamento deve avvenire il prima possibile.
Ricorda, inoltre, che in molti casi ci sono degli scaglioni imposti dal fisco. Io con il regime dei minimi avevo il tetto massimo di 30.000 euro: una volta superato non si torna più indietro, si passava alla gestione ordinaria. E ci sono dei livelli da monitorare con cura altrimenti le tasse aumentano. Insomma, devi seguire con cura i pagamenti per diversi motivi. Ad esempio per evitare di pagare di più.
Devi essere spietato con lo Stato
Lo Stato non ha paura, non ti fa sconti e non ti viene incontro. Tu devi pagare il giusto e lo devi fare senza fiatare, altrimenti rischi di pagarne le conseguenze. Però hai delle armi dalla tua parte. In primo luogo puoi scaricare le spese: se vuoi pagare meno tasse devi documentare ciò che spendi, in questo modo le tasse vengono imposte solo su ciò che hai intascato. Non tutto può essere scaricato, e una chiacchierata con il commercialista ti permette di avere una visione chiara di ciò che puoi fare con questo strumento.
Per approfondire: come aprire la partita IVA
Quali sono i rischi della partita IVA?
Cosa succede se apri una partita IVA senza valutare bene tutto quello che comporta questa soluzione? Puoi rimanere scottato, puoi ritrovarti con delle spese da sostenere che vanno oltre le tue più drammatiche previsioni. Quindi l’idea è questa: prima di fare un passo così importante valuta ciò che si trova dietro. Non voglio mortificare la tua iniziativa, il tuo desiderio di iniziare una nuova avventura: non devi tirarti indietro ma osservare e valutare ogni singolo passo. Proprio come fa un vero imprenditore.