Riforma fiscale, al via il primo passo: ecco la completa riscrittura del sistema tributario

Il Governo Meloni ha ufficialmente compiuto il primo passo per una riforma fiscale che dovrà portare nell’arco dei prossimi due anni alla completa riscrittura del sistema tributario. La Legge Delega approntata dall’Esecutivo prevede un intervento di riduzione e razionalizzazione di tutti i tributi. Le novità sono state studiate di concerto con il Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e questa è sicuramente una cosa molto positiva. La prima imposta a subire modifiche sarà l’Irpef che avrà tre aliquota in luogo delle quattro attuali, con una ovvia rimodulazione degli scaglioni.

Riforma fiscale, al via il primo passo: ecco la completa riscrittura del sistema tributario

Secondo i primi calcoli effettuati dal Mef, la riduzione delle aliquote andrà a vantaggio dei redditi medio-bassi. La riduzione del prelievo fiscale sarà accompagnata anche da un taglio alle spese fiscali e dall’ampliamento della no tax area dei dipendenti che sarà allineata a quella da 8.500 euro dei pensionati. Novità anche per l’Ires. Le imprese che investono in beni innovativi e qualificato o in occupazione, oppure non distribuirà utili, potranno arrivare a ottenere un taglio anche di 9 punti dell’attuale aliquota Ires, pagando il15% di imposta. Sarà rivista anche la disciplina degli interessi passivi e allo stesso tempo per sostenere, come detto gli investi quelle menti, si arriverà alla cancellazione.

Sul fronte Irap, sarà cancellata subito per circa 650mila società di persone mentre per gli altri contribuenti l’Irap sarà trasformata in una sovrimposta calcolata con le regole dell’imponibile Ires senza però avere la possibilità di riportare in avanti le perdite. Allo studio anche una razionalizzazione dell’Iva che però, essendo un’imposta comunitaria, richiederà il via libera da parte di Bruxelles. Si punta alla revisione di panieri e aliquote, con l’applicazione dell’aliquota zero ai beni di primissima necessità.

Una semplificazione e accelerazione delle procedure di rimborso per imprese e cittadini

Si aggiunge anche una semplificazione e accelerazione delle procedure di rimborso per imprese e cittadini, e una modifica alla disciplina delle esenzioni Iva. Per le partite Iva arriva il concordato preventivo biennale. In sostanza il lavoratore autonomo o il professionista potrà concordare il valore delle imposte dirette che dovrà versare all’Erario nei due anni successivi e sulla base dei dati di cui dispone il fisco con la fatturazione elettronica, gli scontrini telematici o le liquidazioni periodiche. In questo modo per due anni la partita Iva, versando regolarmente le imposte concordate non avrà altre preoccupazioni di possibili controlli del Fisco.

La riforma prevede novità anche in tema di riscossione, con la possibilità di poter saldare il debito a rate anche in 10 anni. Ma allo stesso tempo l’agente della riscossione avrà maggiori poteri, con la possibilità di ricorre in automatico al pignoramento presso terzi o direttamente sul conto corrente. Dopo il via libera del Capo dello Stato, dunque, la delega inizierà il suo iter in Parlamento che sarà abbastanza lungo e con la concreta possibilità di vedere modificate o cancellate alcune norme. Una volta pubblicata la legge sulla Gazzetta Ufficiale si passerà alla cosiddetta fase due della riforma, ossia quella dell’attuazione. Il governo in carica si è dato 24 mesi per rendere definitive le modifiche, pertanto non resta che attendere.

Gianwalter Laureti

Studio dott. Laureti 

dott.laureti@gmail.com

(Foto di Bruno /Germany da Pixabay)