imprese italiane dubai

Dubai è oggi qualificabile come un hub iperconnesso che unisce Oriente e Occidente, la cui economia si aspetta che cresca dal 5.0 al 6.0 per cento, fino a raddoppiare entro il 2031: le imprese italiane che decidono di investire a Dubai puntano soprattutto sui vantaggi delle Free Zones. Le zone franche si caratterizzano per l’assenza di tasse sul reddito personale o sulle plusvalenze, esenzione dai dazi d’importazione ed esportazione, fornitura energetica a basso costo, sistema bancario altamente flessibile e alto livello di supporto amministrativo da parte delle autorità locali.

Imprese italiane nella Dubai Airport Free Zone

Dubai Airport Free Zone (Dafza), situata al crocevia tra Europa, Asia e Africa, e nata con l’obiettivo di incentivare gli scambi internazionali, offre alle aziende italiane che vogliono operare in Medio Oriente servizi di marketing di qualità in collaborazione con il ministero dell’Economia. In questa zona le realtà europee costituiscono il 31% di tutte le aziende e, di queste, 27 sono italiane.

Ad aver investito nel territorio emiratino e nella Dubai Airport Free Zone è, tra le altre, Luxottica. Trattasi di un’azienda leader nel design, produzione e distribuzione di occhiali da sole e da vista di alta qualità, di lusso e sportivi, il cui modello di business verticalmente integrato ha permesso la formazione di una comunità globale che impiega oltre 80.000 persone in più di 150 Paesi. Negli Emirati Arabi Uniti, Luxottica ha sviluppato un’efficiente organizzazione che affianca alla filiale di Wholesale di Dubai un’importante presenza nel Retail.

Degna di nota è anche iGuzzini, azienda marchigiana nata nel 1958 e operante nel settore della fabbricazione di apparecchi e materiali elettrici, nonché componenti elettronici. IGuzzini ha assunto un ruolo di rilievo a Expo Dubai 2020 in materia di connettività, sostenibilità, design e cultura. Basti pensare ai dati significativi emersi nel corso dell’evento, vale a dire il 96% dei materiali utilizzati per i prodotti è 100% riciclabile, l’80% dei packaging è eco-sostenibile, quindi 1200 tonnellate di Co2 all’anno risparmiate grazie all’energia solare.

Sempre nelle Marche nasce nel 1930 Industrie Merloni, oggi Ariston Group, multinazionale italiana presente negli Emirati da oltre 40 anni e leader nel settore della casa e della termoidraulica, dell’energia e della domotica. L’azienda ha fornito un importante contributo all’eccellenza del Made in Marche, aderendo al progetto Land of Excellence ha infatti permesso la partecipazione delle imprese al Padiglione Italia di Expo 2020. 

Dubai International Financial Centre

Istituito nel 2014, il Dubai International Financial Centre (Difc) è uno dei maggiori hub finanziari globali dei mercati di Medio Oriente, Africa e Asia sudorientale (Measa). É l’unica zona franca con un regolatore finanziario indipendente e un quadro legislativo comune. Il Difc ospita 17 delle 20 principali banche del mondo, di cui due sono italiane.

Nel 2016 UBI Banca ha inaugurato il proprio Ufficio di Rappresentanza a Dubai, confermando l’importanza che il Gruppo dà alla presenza internazionale a supporto dell’attività della propria clientela. 

Anche Intesa Sanpaolo, gruppo bancario italiano che vanta innumerevoli Banche estere sussidiarie, Filiali estere ed Uffici di Rappresentanza, per una copertura di oltre 80 Paesi grazie ad accordi di collaborazione con altre Banche, ha una filiale corporate presso il Dubai International Financial Centre. Intesa Sanpaolo ha inoltre rafforzato la propria collaborazione con gli Emirati Arabi Uniti mediante la firma del Memorandum of understanding, accordo di tre anni focalizzato ad implementare le politiche di sostenibilità.

Settore energia, edilizia e costruzioni

Nel settore energetico tra i principali nomi di imprese italiane operanti a Dubai emerge Ansaldo Energia. Trattasi di un’azienda leader a livello internazionale nel settore della generazione di energia, a cui introduce un modello integrato che abbraccia la costruzione di centrali e apparecchiature elettriche, attività nucleari, servizi che offrono un’ampia scelta di turbine a gas per servizi pesanti. Degne di nota sono anche BB Energy Automation, Snam Progetti, Saipem.

Quanto invece al settore edile, a conquistare il Medio Oriente negli ultimi tempi è Fila Solutions, azienda padovana la cui avventura in territorio emiratino ha avuto inizio nel 2008 con l’ottenimento di un importante incarico per il trattamento della pietra naturale nell’Armani Hotel di Dubai. Nel 2012 Fila Solutions decide di aprire la filiale di Dubai per fornire maggior supporto ai partner e quest’anno, dieci anni dopo, l’azienda è entrata nella lista dei migliori subappaltatori del settore dell’edilizia e delle costruzioni degli Emirati.

La breve disamina effettuata evidenzia quanto l’eccellenza del Made in Italy sia apprezzata anche fuori dai confini italiani. Questo aspetto deve fungere da monito per l’imprenditoria italiana, affinché possano essere potenziate le nostre risorse e valorizzati i nostri prodotti, traendone così beneficio l’intero sistema economico del Paese.

Maria Di Poto

(Foto di Tom da Pixabay)