Mancano 7 professioni all’ “appello”
7 sono i tipi di professioni che mancano alle aziende: sono veramente difficili da trovare.
Sono stati selezionati sette profili che attualmente mancano e che le aziende cercano “disperatamente”.
Quali sono le sette professioni che si stanno ricercando?
Le sette professioni che mancano alle aziende e che stanno ricercando sono:
- ottici: una professione veramente interessante. Tra l’altro, ci sono molti brand, che ricercano questa figura: a dare la possibilità di un’impiego c’è Luxottica che ha lanciato il programma Campus di Sailmoiraghi&Viganò dedicato ai migliori 70 neodiplomati che potranno frequentare una delle varie scuole di ottica presenti in Italia. Quelli più bravi, avranno un contratto a tempo determinato con un premio di inserimento di 2.500 euro con la conferma di un contratto a tempo indeterminato per chi avrà fatto un ottimo percorso nel tempo. Chi avrà proseguito il cammino un modo ineccepibile, sarà inserito nelle sedi di tutta Italia, nello staff dei punti vendita Salmoiraghi & Viganò e Ray-Ban Store;
- camionisti: si tratta di un lavoro molto faticoso: questo è certo! Un lavoro che impone giorni e giorni fuori da casa…Sarà per questo che sono molto difficili da trovare? Sicuramente è un lavoro molto ben pagato ma, nonostante questo, confermo che i camionisti sono difficili da trovare…La Conftrasporti, conferma che mancano almeno 20mila unità: sarà anche una cifra che aumenterà dato che l’età media in cui si va in pensione oggi, è 54 anni;
- giuntisti: sono gli operai specializzati che collegano i cavi in fibra ottica per creare le reti e connettere gli edifici. Si tratta di una figura che serve per realizzare le autostrade digitali previste dalla Gigabit Society (il piano europeo che, entro il 2025, creerà una rete di copertura per i servizi amministrativi, per le scuole e per il trasporto pubblico con una connessione internet);
- operai specializzati per fare gli scavi per la fibra ottica: mancano anche gli operai per fare gli scavi per il passaggio della fibra ed i tecnici di delivery che collegheranno le linee di case e di uffici;
- operatori di rete: Tim ed Open Fiber si sono immediatamente mossi formando il personale da casa ed on the job. Però non bastano per coprire tutte le richieste: la formazione dev’essere gestita anche dalle Regioni per poter svolgere velocemente ed a pieno questa richiesta di mancanza;
- cuochi e camerieri: le strutture alberghiere e ristorative hanno riaperto dopo l’emergenza Covid ma manca il persona ricettivo. Sono ricercati come l’oro ma non si trova nessuno…o molto pochi e, invece, ne servono tanti perché la gente è ritornata a viaggiare e, se mancano gli addetti il servizio non sarà mai soddisfacente. È vero, si tratta di una professione fatta di sacrifici, in cui non esistono feste per loro perché sono loro “che portano la festa” e molte volte non sono neanche retribuiti in modo adeguato. Hanno studiato per questo ed è giusto che siano assunti per mettere a frutto il loro lavoro e la loro esperienza scolastica e che vengano pagati con un corrispettivo giusto (se è fondata su questo motivo la loro carenza);
- esperti in sicurezza informatica: con l’inizio del lavoro in smart working, i profili che si occupano di cyber security (sicurezza informatica) sono importanti ed indispensabili. Le figure, nello specifico, sono: cyber risk analyst (analizza i principali rischi aziendali), security consulting engineering (ingegnere che si occupa dei software) e chief information security officer (autorizza le misure di sicurezza informatica). Chi ricerca queste professioni sono aziende di consulenza come: Accenture che ha da poco aperto 300 posizioni per la divisione Security e, che, entro il 2025 ha organizzato la Pink Academy, affinché si possano assumere donne in campo scientifico), Price Waterhouse Coopers, Ey, Cisco, Deloitte e Microsoft.