Cosa significa procrastinazione?
La procrastinazione (atto del rimandare) è quel comportamento che spinge a ritardare volontariamente un’azione nonostante le conseguenze future possano essere negative scegliendo, in alternativa, un piacere di breve durata anziché benefici a lungo termine.
Tutti i giorni si rimanda qualcosa sia di importante che meno importante: sempre si pensa che si farà qualcosa “domani” (si dice: “mi iscriverò in palestra lunedì o dopo le feste” o “sistemerò il tavolo o l’archivio domani”).
Si rimanda a “domani” senza sapere che questo potrebbe essere anche una “patologia”.
Da dove deriva il termine?
Il termine composto da due elementi: pro (avanti) e crastinare (domani): tradotto ad oggi “rimandare a domani“.
Chi è il procrastinatore?
Il procrastinatore è quindi colui che sostituisce attività importanti e prioritarie con altre attività non rilevanti, ma sicuramente più piacevoli.
Che cos’è la procrastinazione professionale?
La procrastinazione professionale è, appunto, la sindrome del ritardo volontario (dovuto a qualsiasi occasione che possa capitare).
Come la si combatte?
La sindrome da rinvio volontario professionale la si combatte organizzandosi perché gli impegni vanno gestiti bene!
Suddividere i compiti in piccole azioni da svolgere giornalmente iniziando da quelle più difficili per poi, in momenti in cui si è più stanchi svolgere quelli più facili.
L’organizzazione è pratica quindi organizzarsi con un’agenda in cui un calendario, degli orari ed il numero degli impegni sono scansionati e selezionati.
Come evitarla?
Si rimanda sempre al domani? E’ una brutta abitudine rimandare gli impegni a…chissà quando! Purtroppo così va a capitare…si rimanda sempre al domani senza smettere mai!
Però si può evitare di farlo: il senso di frustrazione ci abbandonerà, l’autostima migliorerà e si vivrà più sereni.
Rimandare è il modo che si ritiene più adatto perché si pensa di potersi proteggere in uno stato emotivo evitando di raggiungere l’obiettivo.
Rimandare è sinonimo di insicurezza e limiti: comportandosi così non si affrontano le preoccupazioni e non si sarà costretti neanche ad affrontare le emozioni che ne derivano.
Quindi si rimanda sempre per non decidere rifiutando la responsabilità di affrontare in modo adeguato il problema.
L’aiuto del time management in un’azienda
In un’impresa, i time management o business coaching, intervengono nella vita di un imprenditore insegnandogli ad organizzare gli impegni, i tempi lavorativi e le relazioni tra colleghi.
Se non lavorate da soli, chiedere la collaborazione di altre persone soprattutto in quei momenti ritenuti critici ad esempio il rientro dalle vacanze o, a fine anno, quando il calendario si riempie di scadenze importanti.
Conclusioni
A soffrirne non sono solo gli studenti (come si pensava) ma succede anche in ambito lavorativo e familiare.
E’ fondamentale che un bravo imprenditore conosca i fattori che portano alla procrastinazione professionale.