Quando si parla di prodotti a base di cannabidiolo, come l’olio al CBD, sono molti gli scienziati che storcono il naso. A sollevare dubbi e perplessità, con forse un po’ troppo clamore, sono, soprattutto, le preoccupazioni relative ai possibili effetti collaterali, che per i sostenitori del cannabidiolo nell’olio al CBD sono del tutto assenti. Difatti, sembra quasi impossibile per questi esperti sospettosi che la sostanza naturale estratta dalla pianta di cannabis possa essere la risposta ai problemi relativi all’umore, come ansia e depressione, o all’insonnia, oppure ai dolori fisici, all’infiammazione della pelle o del tratto respiratorio.
Oltretutto oggi esiste anche una legge che ne regola la vendita dei prodotti nei negozi, online o fisici. A tal proposito clicca qui se vuoi saperne di più sulla normativa in merito al cannabidiolo, che ne incoraggia il consumo considerando l’olio al CBD sicuro ed efficace.
CBD, perché usarlo
La ricerca sulle malattie punta i suoi obbiettivi sull’ottenere dei “medicinali” che abbiano meno effetti collaterali e pare proprio che il cannabidiolo sia la risposta che tutti gli scienziati stanno cercando. Il potenziale dell’olio al CBD è reale e gli esperti sostengono che i principi attivi della pianta di cannabis siano efficaci per la salute e il benessere delle persone che lo usano abitualmente. Al momento, gli studi clinici evidenziano l’impiego dell’olio al CBD per ridurre i disturbi relativi a diverse tipologie di malattie come:
● Stress
● Attacchi d’ansia e attacchi di panico
● Depressione
● Insonnia
● Disturbi neurodegenerativi
● Aiuta a superare le dipendenze come quelle dal fumo
La poca documentazione esistente è dovuta anche allo scarso interesse economico a investire verso i prodotti che derivano dalla pianta di cannabis, come l’olio al CBD.
THC e CBD, le molecole dell’olio di cannabis
Le due componenti principali dell’olio di cannabis sono il THC e il CBD. Mentre il THC è la molecola che produce l’effetto farmacologico, il CBD ha il compito di ridurre gli effetti collaterali della prima, come sonnolenza o modificazione nella percezione spazio-temporale, ad esempio. Proprio in virtù di quanto detto finora, nell’olio di cannabis il dosaggio del THC ha un’importanza cruciale sia per evitare rischi inutili dal punto di vista della salute e sia per evitare di cadere in sanzioni legali. È giusto chiarire che all’interno dell’olio al CBD ci siano tante altre sostanze naturali appartenenti alla famiglia dei terpeni e dei flavonoidi
tutte fondamentali per ottenere l’effetto curativo.
Olio CBD, come agisce sul corpo
La sostanza CBD che viene estratta dalla pianta di cannabis produce effetti salutari sul corpo perché agisce con il sistema endocannabinoide. Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma nel nostro organismo sono già presenti sostanze simili ai cannabinoidi, chiamati appunto endocannabinoidi. I ricettori CB1 e CB2 presenti nel sistema nervoso si legano alle sostanze contenute nell’olio al CBD in maniera diversa. Difatti il primo, CB1, agisce sull’umore, il pensiero, il dolore e l’appetito, il CB2, invece, riguarda la risposta immunitaria e antinfiammatoria che ha il corpo. Per dirla in parole povere, quando questi endocannabinoidi vengono a mancare il corpo non è più in salute e si ammala. Gli studi condotti dagli scienziati sugli effetti curativi dell’olio CBD, hanno scoperto che grazie all’olio CBD i valori degli endocannabinoidi ritornano al giusto livello, curando il malessere o la patologia che ha provocato lo scompenso. La differenza dell’olio di canapa con i farmaci tradizionali, è riconosciuta nella capacità del CBD di eliminare il problema alla radice
riportando il corpo a quella che era la sua condizione iniziale, cioè quando era in perfetta salute.
Effetti collaterali dell’olio CBD
Dagli studi fatti sono emersi alcuni effetti collaterali derivati dall’assunzione dell’olio al CBD. Tali controindicazioni, però, non sono da considerare assolutamente pericolose o preoccupanti. Si possono sintetizzare le reazioni avverse in:
● Secchezza delle fauci
● Sonnolenza
● Pressione bassa
● Inappetenza
● Problemi intestinali
● Stanchezza
In genere l’olio al CBD è ben tollerato dal corpo. Naturalmente bisogna avere un occhio di riguardo per il dosaggio. Meglio iniziare con delle dosi minori in modo da valutare la reazione del corpo. Se non si presenta alcun effetto collaterale si può tranquillamente proseguire con la terapia. I medici raccomandano però di evitare di prendere l’olio al CBD se si sta già seguendo una terapia farmacologica in quanto potrebbero capitare delle reazioni non previste. In ogni caso, quando si acquista l’olio al CBD conta molto la qualità del prodotto. Sul mercato non sempre si trovano articoli a base di cannabis garantiti dal marchio di qualità. Per evitare spiacevoli sorprese e ritrovarsi tra le mani un olio al CBD scadente è opportuno rivolgersi a rivenditori qualificati e certificati come Justbob, un’azienda leader nel settore.