La nuova nave "green" della guardia costiera: ecco la Uam di Fincantieri

Fincantieri e Cantiere Navale Vittoria posano la chiglia dell’unità d’altura multiruolo per la guardia costiera italiana. Finalmente entra nel vivo, presso lo stabilimento veneto, la costruzione della nave “green”, futura ammiraglia del corpo delle capitanerie di porto. Ad ufficializzarlo sono state Fincantieri e Cantiere Navale Vittoria, azienda specializzata nella cantieristica navale.

La nuova nave “green” della guardia costiera: ecco la Uam di Fincantieri

La posa della chiglia dell’Unità d’Altura Multiruolo (Uam) sancisce l’inizio della parte più significativa della fase costruttiva dell’imbarcazione. La cerimonia, svoltasi alla presenza dell’ammiraglio ispettore capo Nicola Carlone, comandante generale della capitaneria di porto, di Paolo Duò, presidente del Cantiere Navale Vittoria, e di Dario Deste, direttore generale Divisione Navi Militari di Fincantieri, si è conclusa con la saldatura di una targa in ricordo della giornata.

La progettazione e costruzione dell’unità green, dal valore complessivo di circa 80 milioni di euro, era stata affidata nel 2021 dal comando generale delle capitanerie di porto al raggruppamento temporaneo di imprese (Rti) formato da Fincantieri e Cantiere Navale Vittoria. La Uam da 85 metri di lunghezza sarà caratterizzata da eccellenti qualità in termini di tenuta del mare nonché di elevata manovrabilità, garantita da un sistema di propulsione elettrico di tipo azimutale alimentato da una centrale di generazione elettrica e da due eliche di manovra prodiere per il posizionamento dinamico che garantiscono la sostenibilità ambientale della nave.

Sede di comando operativo per la gestione degli svariati dispositivi

L’imbarcazione è stata ideata per assolvere alle diverse missioni affidate alla guardia costiera, dal soccorso in mare alla sicurezza della navigazione, dalla tutela dell’ambiente marino a quella delle risorse ittiche. Fino ad arrivare all’impiego come sede di comando operativo per la gestione degli svariati dispositivi di protezione civile in missioni di intervento in risposta a gravi disastri e calamità. La consegna è programmata per fine aprile 2025.

L’unità che andrà ad aumentare e potenziare le capacità operative della guardia costiera sarà impiegata in operazioni d’altura a lungo raggio (con un’autonomia logistica di almeno 20 giorni, superiore a 4.800 miglia), nelle quali potrà assumere, grazie alle tecnologie e agli avanzati sistemi di comunicazione e scoperta presenti a bordo, anche il ruolo di comando e controllo per il coordinamento di mezzi aeronavali nelle aree di operazione. L’ordine, insieme alla realizzazione dell’unità d’altura multiruolo, prevede il servizio di temporary support per la durata di cinque anni e l’opzione per la eventuale costruzione di ulteriori due unità.

L’opera di rinnovamento e adeguamento della componente navale d’altura

“Con questa nuova unità – ha commentato Carlone – prosegue l’opera di rinnovamento e adeguamento della componente navale d’altura della guardia costiera per far fronte a scenari operativi sempre più complessi nei quali non potremo prescindere dall’attenzione alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica”.

“Sostenibilità, affidabilità e innovazione – ha dichiarato Duò – sono gli elementi distintivi dell’unità che da oggi, insieme a Fincantieri, andremo a completare nel nostro stabilimento, certi che diventerà il fiore all’occhiello della flotta della nostra guardia costiera”.

Pier Roberto Folgiero, amministratore delegato di Fincantieri ha affermato: “L’unità eredita l’esperienza di successo della costruzione dei pattugliatori Dattilo e Diciotti, sempre per la guardia costiera, e la arricchisce di soluzioni innovative che ne determineranno la distintività, soprattutto in chiave di transizione ecologica. Inoltre, la filosofia alla base del progetto è improntata alla massima versatilità operativa, un’altra forte connotazione dei prodotti Fincantieri”.

Daniele Margarita