Legge di Bilancio 2023: ecco la definizione agevolata per gli avvisi bonari

La Legge di Bilancio 2023, ai commi da 153 a 159, consente di definire con modalità agevolate le somme dovute a seguito del controllo automatizzato 36-bis e 54-bis, relative ai periodi d’imposta in corso al 31 dicembre 2019, al 31 dicembre 2020 e al 31 dicembre 2021, per le quali il termine di pagamento non sia ancora scaduto alla data di entrata in vigore della norma in esame, ovvero i cui avvisi siano stati recapitati successivamente a tale data.

Legge di Bilancio 2023: ecco la definizione agevolata per gli avvisi bonari

Gli importi in oggetto possono essere definiti con il pagamento delle imposte e dei contributi previdenziali dovuti, degli interessi e delle somme aggiuntive, ma con una riduzione delle sanzioni nella misura ridotta del 3%, in luogo del 10%. Nel corso dell’esame parlamentare sono stati inseriti i commi 160 e 161, che riaprono i termini per il versamento delle ritenute alla fonte. Ivi comprese quelle dovute per addizionali regionali e comunali e per Iva, già sospese da precedenti provvedimenti in favore delle federazioni sportive nazionali, degli enti di promozione sportiva e delle associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche.

La condizione per la definizione agevolata

Condizione per la definizione agevolata è che non sia scaduto il termine di pagamento, ossia che non siano decorsi trenta giorni dal ricevimento dell’avviso o della comunicazione definitiva, contenente la rideterminazione in sede di autotutela delle somme dovute. Il comma 159 interviene sull’articolo 3-bis, comma 1 del D. Lgs. n. 462 del 1997, al fine di prevedere che il pagamento delle somme da versare possa sempre essere rateizzato in un numero massimo di venti rate trimestrali di pari importo, a prescindere dall’importo dovuto.

Un foglio di calcolo per la rideterminazione degli importi dovuti

Viene dunque eliminata la previsione che consentiva la dilazione del pagamento in un numero massimo di otto rate trimestrali, per gli importi pari o inferiori a cinquemila euro. Il comma 155 consente di definire con modalità agevolate anche le rate, relative a comunicazioni di irregolarità di qualunque anno d’imposta, delle dilazioni ancora in corso. In questo caso la riduzione delle sanzioni opera esclusivamente sulle rate non versate. L’Agenzia delle Entrate nei giorni scorsi ha messo a disposizione un foglio di calcolo che consente la rideterminazione degli importi dovuti.

Inoltre, per quanto riguarda le dilazioni originariamente previste in 8 rate, è consentito proseguire la stessa in 20 rate. Il mancato versamento di una rata entro il termine di versamento della rata successiva è causa di decadenza dal beneficio della dilazione e, pertanto, si applicano le ordinarie disposizioni in materia di sanzioni e riscossione.

Gianwalter Laureti

Studio dott. Laureti 

dott.laureti@gmail.com