Cosa dicono i dati internazionali a riguardo delle professioni più richieste in Italia?
Second i dati di “Kelly Service” (multinazionale statunitense nel campo delle Risorse Umane), le professioni più richieste sono le stesse degli altri Stati.
Si riferisce a profili che riguardano la la tecnologia (l’innovazione in generale) ma anche vecchi profili lavorativi che è giusto rivalutare (carpentieri, panificatori, idraulici, muratori, parrucchieri, estetiste, ecc.).
Ma c’è anche una grande richiesta di personale nella grande distribuzione, nel settore commerciale, agenti di vendita, consulenti alle vendite, nel settore metalmeccanico, ecc.
Mestieri che servono anche per rivalutare l’economia italiana…
Dov’è più facile trovare lavoro?
La zona geografica dov’è più facile trovare lavoro è sicuramente nelle grandi città, dove è semplice che il tipo di lavoro è diversificato ed in cui la richiesta e la scelta è maggiore.
Come cambia il mondo del lavoro
Come si comprende bene, “i nuovi lavoratori”, nell’attuale mercato del lavoro, dovranno stare al passo con i tempi perché, ormai, l’avanguardia la fa da padrone.
Il mondo del lavoro, negli ultimi anni, propone la tecnologia nel campo dell’automazione industriale e dell’intelligenza artificiale: campi importanti in molti tipi di attività (anche nella medicina).
Quindi, la ricerca, è indirizzata a professionisti super qualificati che devono seguire sempre l’avanzare del mondo tecnologico che potrà generare milioni di nuovi posti di lavoro lasciando indietro vecchie professioni ma che, comunque, hanno sempre la loro importanza affinché l’Italia possa andare avanti.
Quali sono le professioni più richieste in Italia?
Le professioni più richieste indirizzate alla tecnologia sono:
- esperti nell’analisi dei dati;
- personal branding;
- digital;
- social media manager;
- business developer;
- sicurezza informatica;
- sviluppatore di software;
- Data Protection Officer.
Da dove si evincono questi dati?
Questi dati sono raccolti nel rapporto annuale Excelsior di Unioncamere e Anpal in cui si nota che da oggi al 2022 saranno richiesti 2,5 milioni di occupati (dipendenti ed autonomi) e che il 70% della forza lavoro dovrà avere competenze importanti per ricoprire le mansioni specialistiche e tecniche richieste in questi ultimi anni.
La formazione: la prima competenza
La formazione è la prima forma di competenza da tenere presente perché è il “lasciapassare” per un avvenire migliore.
Quindi, investire sulla formazione, è una forma di proiezione nel futuro affinché ciò che si è studiato ed imparato venga usato per la migliore professione sul mercato e…perché no… per professione dei propri sogni!
Conclusioni
I lavori legati alla tecnologia sono i più importanti: quelli che si trovano all’apice delle richieste.
Per cui è necessario formarsi sotto questo aspetto…
Essere portatori di novità e di competenze in un’azienda è una caratteristica fondamentale che richiedono sempre più in modo assiduo.
Caratteristica valutata come una competenza principale perché serve affinché l’azienda che assume possa risultare fra le migliori nel proprio campo.