L’anno 2018 è appena iniziato e da buoni risparmiatori e trader si deve necessariamente pianificare la migliore strategia di investimento per realizzare capital gain che assicurino un ritorno economico interessante sul capitale investito.
La domanda che ci si deve porre è “Dove investire nel 2018? Quali sono i migliori progetti di investimento ed asset su cui puntare?”.
“Oltre il “mattone” che attrae e continua ad essere il “bene rifugio” di maggiore interesse dei risparmiatori italiani, è bene sempre diversificare il portafoglio investimenti con altri asset di grande valore aggiunto”.
Titoli azionari, obbligazioni, materie prime, valute, criptovalute, polizze assicurative, Hedge Fund, ETN, ETC, ETF sono tantissimi “beni” su cui iniziare a puntare e su cui investire per l’anno 2018. Vediamo in quest’articolo tutti i buoni consigli e la “ricetta” vincente per capire dove puntare ad investire nel 2018.
Criptovalute 2018: Bitcoin e Altcoin
Dopo la brillante “annata” e performance del Bitcoin nel 2017, c’è da domandarsi se per l’anno 2018 la quotazione “rialzista” della criptovaluta per eccellenza continuerà per il prossimo recente futuro oppure si dovrà fare affidamento sulle previsioni pessimistiche della Saxo Bank che vedono una caduta choc del BTC.
Fare previsioni certe per l’anno 2018 non è di certo possibile, specie se si decide di investire e puntare sulle criptovalute digitali che sono caratterizzate da rischiosità e soggette a fluttuazioni repentine nella quotazione.
Dove investire per il 2018 e su quali criptovalute puntare per guadagnare capital gain? Sono quesiti che stimolano sempre di più gli esperti e i trader a fare previsioni sul mercato delle valute digitali: Bitcoin è una bolla destinata a esplodere per alcuni, ma non per gli analisti che hanno previsto che avrebbe avuto un successo incredibile lo scorso anno 2017.
Dobbiamo ricordare, infatti, che nel mese di dicembre 2017 il Bitcoin ha fatto registrare record su record fino ad arrivare al valore di 20mila dollari, ma poi dopo Natale, il suo rally ha fatto registrare diversi down.
Giornate “da incubo” per i sostenitori del Bitcoin che si domandano che ne sarà del futuro della prima valuta digitale, battezzata sul mercato nel 2009 dallo pseudonimo Satoshi Nakamoto.
Condivido la tesi di uno dei più grandi guru della finanza John (Jack) Bogle, uno dei più grandi investitori della storia e creatore del primissimo fondo comune di investimento indicizzato, il Vanguard 500 Index Fund”.
“Evitare il Bitcoin come la peste” è una metafora efficace che a me piace e consente di far capire i rischi legati al Bitcoin, non c’è nulla per supportare il BTC tranne la speranza dei trader di poterlo rivendere. È molto probabile che nel 2018 il crollo del Bitcoin si concretizzi dopo che la Russia e la Cina vieteranno le criptovalute. Pertanto, ritengo che si debba sempre cercare di diversificare al massimo il proprio portfolio investimenti per evitare cocenti bruciature. Per chi opera sul mercato del trading online e per chi negozia valute digitali sa bene che vedere il capitale andare in fumo è dietro l’angolo.
Nel costruire un crypto portafoglio ssarebbe più opportuno optare non solo per l’oro BTC ma puntare su altri Altcoin promettenti del calibro di Dash, che può contare su una forte e numerosa community dove i miners ricevono ricompense per mantenere sicura la blockchain; Ripple che sta conoscendo un consenso mediatico brillante nei paesi del Sud-Est asiatico; l’alter ego del BTC, il Litecoin che si fa apprezzare per il fatto di supportare transazioni veloci e per essere accettata a livello globale come metodo di pagamento sicuro in numerosi siti online.
“Interessanti sono anche le criptovalute emergenti del calibro di Cardano, OmiseGo, Tron, Poet, Stellar Lumens, etc.
Titoli azionari: quali scegliere per il 2018?
Oltre alle criptovalute, il fascino dei titoli azionari non deve assolutamente mai venire meno: per chi sta valutando dove investire nel 2018 non possono mancare all’interno del portafoglio investimenti le azioni delle società quotate.
Quali titoli azionari prediligere per il 2018? “Di certo nel portafoglio azionario si deve continuare al prediligere i migliori titoli azionari a livello mondiale e faccio palesemente riferimento a Apple, Google, Microsoft, Amazon, Facebook, McDonald’s, Anima Holding, Autogrill, Eni, Ferrari, FCA, Generali, Unicredit. Oltre a questi titoli per il 2018 si dovrà puntare a diversificare l’investimento azionario acquistando le azioni di Fiat Chrysler, Brembo, Salvatore Ferragamo, Yoox, Luxottica e Juventus” e monitorare costantemente i mercato in cerca di golpe societari come la recente espansione di Neslé nel mercato USA.
Materie prime: su quali investire?
Per il 2018 le raw material più promettenti che offrono interessanti opportunità sono le soft commodities: prodotti agricoli grano, mais e soia, caffè, cacao cotone e capi da bestiame (bovini e polli).
Per quanto riguarda il settore energetico (hard commodity) si prevede che, almeno per il primo semestre 2018 il prezzo del greggio possa rimanere stabile dato che i tagli alla produzione dell’OPEC, uniti al miglioramento della domanda a livello mondiale, sostengono il mercato. Dunque, non si dovrebbe prevedere alcun crollo importante per il prezzo del petrolio dato che la domanda continuerà a migliorare lentamente nel corso dell’anno.
Settore immobiliare 2018
Continuerà la ripresa del mercato real estate con un aumento delle compravendite a tassi di crescita più ridotti rispetto a due anni fa: si tratta di una ripresa che risulta essere accompagnata dalle buone condizioni del mercato del credito, il quale è sostenuto dalle politiche monetarie espansionistiche. Per quanto concerne i prezzi degli immobili molto probabilmente ricrolleranno ulteriormente per il corrente 2018.
Ricorda sempre di diversificare al massimo le scelte strategiche e di non puntare tutto il capitale risparmiato su un unico asset o “bene rifugio”, i rischi sono sempre dietro l’angolo!