Investimenti in pubblicità: quali incentivi per le imprese dal 2018?

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Investire in pubblicità non è mai stato così semplice e incentivante: per il 2018 se devi sostenere le spese pubblicitarie per fare ripartire la tua azienda o la tua attività imprenditoriale, puoi beneficiare delle agevolazioni fiscali che la legge ha approntato per il panorama delle aziende italiane.

Ecco come funziona la normativa concernente il credito d’imposta per la pubblicità su Stampa, Radio e TV: tutti i requisiti, ambiti di applicazione e investimenti agevolabili previsti dal dettato cogente per l’anno 2018. Vediamo in dettaglio di cosa si tratta e come beneficiarne per la propria impresa.

Investimenti in pubblicità 2018: quali novità ed agevolazioni?

Per chi è imprenditore sa quanto sia importante investire costantemente in Pubblicità ed in campagne promozionali per costruirsi un Brand di grande valore aggiunto e per stimolare la clientela ad acquistare i prodotti e i servizi offerti dall’impresa pubblicizzata.

A partire dal primo gennaio 2018 ecco la possibilità riconosciuta alle imprese italiane di beneficiare fiscalmente del Credito d’imposta al 75% per le spese di pubblicità sostenute da aziende, studi di professionisti a mezzo di Stampa, Radio e TV.

Inoltre, la normativa fiscale riconosce un Credito d’imposta elevato al 90% per le microimprese, PMI e Startup innovative: si tratta di una delle novità fiscali più rilevanti contenute all’interno del D.L. 24 aprile 2017 n.50.

Si ricorda che purtroppo l’agevolazione fiscale fruibile dal primo gennaio 2018 non riguarda il Web Advertising, nonostante le declinazioni in chiave digitale delle campagne incentivabili.

Il dettato normativo è contenuto e disciplinata all’articolo 57-bis della manovra correttiva 2017 (Incentivi fiscali agli investimenti pubblicitari), il quale ha previsto che dal 2018 sarà possibile beneficiare dell’agevolazione fiscale che riconosce un Credito d’imposta al 75%, elevato al 90% per microimprese, PMI e Start up) per quanti investono «effettuano investimenti in campagne pubblicitarie sulla stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali, il cui valore superi almeno dell’1% gli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi di informazione nell’anno precedente».

Occorre fare attenzione al dettato normativo contenuto nella disposizione dato che l’incentivo fiscale si applica solo se gli investimenti pubblicitari sono incrementali ovvero aumentano rispetto a quelli dell’anno precedente.

Significa che sono incentivati gli investimenti in pubblicità effettuati, in misure maggiore rispetto all’anno precedente, sullo stesso strumento e mezzo di promozione. Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante Modello F24.

Spese pubblicitarie 2018: Credito d’imposta sul Digital?

Dal dettato normativo del testo approvato occorre sottolineare che per beneficiare del Credito d’imposta 2018 le spese di pubblicità devono essere sostenute solo su “stampa quotidiana e periodica e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali, analogiche o digitali“.

Pertanto, non sono agevolati gli investimenti pubblicitari su Web o Mobile che non siano su testate giornalistiche, mentre rientra nel credito d’imposta solo ed esclusivamente tutte le spese pubblicitarie sostenute su TV e Radio.

Per beneficiare del credito d’imposta, l’investimento deve essere di tipo incrementale ovvero deve eccedere almeno dell’1% quello relativo agli investimenti effettuati nell’anno fiscale precedente sugli stessi mezzi di informazione.

Per stabilire il momento dell’effettuazione degli investimenti in spese pubblicitarie appare ragionevole l’applicazione dell’art. 109, comma 2) lettera b) del TUIR, che sancisce che le spese di acquisizione dei servizi si considerano sostenute alla data in cui le prestazioni sono perfezionate.

Bonus Pubblicità 2018: Quali sono i requisiti necessari?

Per beneficiare dell’agevolazione fiscale Bonus Fiscale 2018 è necessario essere in possesso di determinati requisiti sanciti dalla normativa: essere lavoratori autonomi, ivi compresi i professionisti ed imprese di qualsiasi natura giuridica e dimensione.

Infatti, anche le microimprese, le piccole e le medie imprese possono beneficiare dell’agevolazione fiscale Bonus Pubblicità 2018. La definizione deve essere rinvenuta nella raccomandazione della Commissione europea 2003/361/CE del 6 maggio 2003 che effettua distinzioni basate sul numero di dipendenti e sul suo fatturato.

Si definisce microimpresa, il soggetto giuridico con meno di 10 dipendenti e un fatturato annuo inferiore ai 2 milioni di euro; piccola impresa, l’unità produttiva con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 10 milioni di euro e media impresa, unità con meno di 250 dipendenti e un fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro.

 

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