Il lavoro? Le ricerche e le selezioni ormai sono in buona parte sul web

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Un interessante studio che è stato portato a termine da parte di Adecco, insieme alla
preziosa collaborazione che è stata messa a disposizione da parte dell’Università Cattolica
del Sacro Cuore di Milano, ha messo in evidenza alcuni trend che riguardano l’attuale
mercato del lavoro. Quindi, proviamo a capire quali possono essere i canali più efficaci e
sfruttati da parte di candidati e recruiter.
Nel corso degli ultimi anni, come detto, internet ha rivoluzionato non solo il mondo
dell’intrattenimento e di chi ama puntare e scommettere sui principali casinò online, che
sono accessibili anche direttamente dal proprio smartphone, ma è diventato fondamentale
anche in ambito lavorativo, con sempre più piattaforme che offrono la possibilità di andare
alla ricerca di proposte di lavoro.
Ebbene, lavorare online è sicuramente uno degli aspetti più interessanti e apprezzati nel
corso degli ultimi tempi. Ad esempio, uno dei settori che sono maggiormente in crescita è
quello dei casinò e delle slot, che ha portato in dote lavoro per diverse persone,
appassionando tantissime altre che si sono divertite a prendere parte a un gran numero di
partite sul web.

Le ricerche di un posto di lavoro viaggiano sul web

È chiaro che buona parte del mondo, al giorno d’oggi, si muove sul digitale ed è questo il
motivo per cui anche l’occupazione, ma anche le selezioni dei candidati vengono svolte
direttamente sul web. Non ogni canale, però, riesce a garantire il medesimo impatto. È stato lo studio denominato “Work Trends Study 2021” a mettere in evidenza come ci siano alcuni lavori che sono più al centro delle richieste di lavoratori e di recruiter.
Almeno sette candidati su dieci e circa tre su dieci in riferimento ai recruiter hanno messo in evidenza come internet venga usato per oltre la metà del tempo da chi si dedica alla ricerca di un impiego, ma anche per selezionare i candidati.
In seguito alla pandemia, emergenza che ha inevitabilmente accorciato i tempi in merito alla necessità di digitalizzare un gran numero di processi, favorendo di gran lunga il lavoro a distanza, pare che il 43% dei lavoratori, stando a quanto riportato dalla ricerca, ha provato a lavorare in modalità smart nel corso degli ultimi mesi, temporaneamente oppure in maniera molto più stabile e organizzata.

Ricerca degli annunci e invio delle candidature

Sul web c’è la possibilità di trovare una mole decisamente impressionante di annunci, e al
contempo ci sono gli strumenti utili per provvedere all’invio delle proprie candidature.
Sempre direttamente online spesso vengono organizzati i primi colloqui e prove, andando a
sfruttare quelle che sono le principali tecnologie attuali in tema di videoconferenze.
Non ogni canale, come si può facilmente intuire, ha la medesima rilevanza. I portali
aziendali, infatti, sono di solito snobbati da parte di tutti coloro che hanno il compito di svolgere i processi di selezione. Rimane ancora bassa la quota di recruiter che usa tali
canali, solo 4 su dieci, e solo il 34% di essi è convinto che si tratti di uno strumento che può tornare utile.
Le bacheche di annunci sono senz’altro la soluzione che va per la maggiore, visto che sono
state impiegate da circa l’87% dei candidati e pure dal 47% dei recruiter. Sta crescendo in
misura sempre maggiore il ruolo dei social media, che hanno ricevuto consensi per il 58,6%
secondo la valutazione data da parte dei professionisti che lavorano nell’ambito delle risorse umane.
Scendendo ancora di più nello specifico, ecco che LinkedIn, con anche gli statali che saranno reclutati tramite tale piattaforma, sta migliorando in maniera importante nel corso delle ultime settimane, passando dal 57% fino al 66%. Leggermente in calo sia Facebook che Instagram, che vengono impiegati un po’ di meno in termini percentuali rispetto al 2019.

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