Che cos’è il lavoro a domicilio?
Il lavoro a domicilio è un lavoro subordinato ma viene svolto al domicilio del lavoratore o in un locale di sua proprietà.
Si tratta di un lavoro che potrebbe essere svolto anche con l’aiuto dei familiari conviventi ed a carico.
I lavoratori a domicilio hanno gli stessi diritti dei dipendenti che lavorano in azienda?
I lavoratori a domicilio hanno gli stessi diritti dei dipendenti che lavorano in azienda: cambiano solo alcune caratteristiche del rapporto di lavoro.
Quali sono i diritti dei lavoratori a domicilio?
I diritti dei lavoratori a domicilio sono:
- Malattia;
- Infortunio;
- Maternità/Paternità;
- Assegni familiari;
- Congedo matrimoniale;
- Sicurezza sul lavoro;
- Cassa integrazione.
Che tipo di contratto si ha con il lavoro a domicilio?
Il contratto per i lavoratori a domicilio permette di lavorare presso il proprio domicilio in autonomia o in collaborazione con i propri parenti.
Si usano materie prime, accessorie ed attrezzature proprie o di commissiona il lavoro.
Come si pagano i lavoratori a domicilio?
Coloro che lavorano a domicilio vengono pagati in base all’unità del prodotto realizzato (“tariffe di cottimo pieno“).
Questo tipo di pagamento è comprensivo anche della maggiorazione delle ferie, delle mensilità aggiuntive, dal TFR (determinati dai contratti collettivi di categoria).
Come devono adempier agli obblighi i datori di lavoro?
Per i lavoratori a domicilio, dal 2008, i datori di lavoro sono soggetti agli stessi adempimenti previsti per gli altri lavoratori (Libro Unico del Lavoro).
Cos’è il Libro Unico del Lavoro?
Il Libro Unico del Lavoro (LUL), documenta, lo stato di ogni rapporto lavorativo.
Quali sono gli adempimenti a cui sono obbligati i datori di lavoro?
Il datore di lavoro è colui che deve garantire la sicurezza sul luogo di lavoro.
Il titolare di un’azienda si occupa:
- della corretta informazione sui pericoli presenti sul luogo del lavoro;
- della formazione relativa alla sicurezza dei lavoratori;
- della sorveglianza e messa in sicurezza degli ambienti di lavoro per prevenire infortuni o malattie professionali;
- di procedere alla messa a norma dei luoghi di lavoro, degli impianti e delle attrezzature;
- di valutare i rischi presenti in azienda e di valutarli come ridurli o eliminarli;
- di nominare il rappresentante dei servizi di sicurezza (RLS);
- di nominare il responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP);
- di nominare e formare gli addetti alle emergenze;
- di organizzare corsi di formazione;
- di fornire ai lavoratori i dispositivi di protezione individuale (DPI);
- di nominare il medico competente;
- di inviare i lavoratori alla visita medica;
- di inviare la denuncia di infortunio all’Inail in caso di incidente sul lavoro.
Il lavoro a domicilio è una nuova formula lavorativa?
Assolutamente no!
Non si tratta di una nuova formula di lavoro: in alcune zone esiste già da molti anni.
E’ svolto soprattutto dalle donne (settore ceramica).
E’ regolato dalla legge n. 877 del 1973 poi modificata nel 2008 (D.L. n. 112/2008, convertito nella Legge n. 133/2008 con l’art. 39, comma 9), che ha introdotto delle semplificazioni nella gestione di questo tipo di lavoro subordinato).