Lo studio sull’imprenditoria femminile
Sulla base dei dati di varie organizzazioni internazionali tra cui l’Unesco, l’Organizzazione internazionale del lavoro delle Nazioni Unite e il Global Entrepreneurship Monitor, lo studio del Mastercard Index of Women Entrepreneurs 2019, emette dei risultati sulle donne imprenditrici: risultano presenti in 58 Paesi e rappresentano l’80% della forza lavoro femminile a livello mondiale.
Ancora differenze sul genere
Nell’ambito lavorativo, il gender gap, esiste ancora e quindi tutto ciò che riguarda il sistema del lavoro è ancora orientato più verso il genere maschile che femminile.
I ruoli all’interno dell’organigrammale aziendale, le retribuzioni e la possibilità di fare carriera in azienda sono ancora tutti parametri orientati verso il sesso maschile: in un certo senso, non esiste ancora, una parità dei diritti lavorativi.
Quasi uguale per la possibilità di aprire un’impresa al femminile: anche se le donne si sono attivate per iniziare carriere lavorative indipendenti e, sicuramente va molto meglio rispetto a prima, è comunque sempre uno sfidarsi uno con l’altro. Lo conferma anche l’Index of Women Entrepreneurs di Mastercard.
La figura maschile è assolutamente predominante!
Le imprenditrici hanno più successo in determinati paesi
Ci sono Paesi in cui le imprenditrici hanno più facilmente successo che in altri.
Infatti, gli studi, hanno affermato che le donne fanno più affari ed hanno più successo in mercati aperti in cui le nuove start up ottengono un sostegno diverso rispetto all’Italia con la possibilità anche di poter avere accesso ai servizi finanziari, al capitale ed ai programmi accademici.
In quali Paesi conviene avviare la propria attività?
Secondo, il Mastercard Index of Women Entrepreneurs 2019, conviene aprire un’attività in mercati con un reddito economico alto.
E qual è il mercato lavorativo con un’economia alta? Sicuramente gli Stati Uniti seguiti a breve distanza dalla Nuova Zelanda.
Nella graduatoria dei 10 Stati che hanno più possibilità, gli altri dopo la Nuova Zelanda sono: Canada, Israele, Irlanda, Taiwan, Svizzera, Singapore, Regno Unito, Polonia e Filippine.
A seguire: Francia, Indonesia, Costa Rica, Taiwan, Cina, Irlanda, Russia, Tailandia e Ghana.
In che posizione si trova l’Italia per l’imprenditoria femminile?
Nella graduatoria del “Mastercard Index of Women Entrepreneurs 2019“, l’Italia è posizionata solo al 45° posto con 53.2 punti: rispetto all’anno prima è risalita solo di un gradino.
Conclusioni
Questi dati sono decisamente negativi per l’Italia ma soprattutto per le donne imprenditrici che avrebbero piacere di poter avviare la loro impresa nel mercato italiano. I fattori a sostegno dell’imprenditoria femminile sono: i risultati sull’avanzamento di carriera delle donne; il patrimonio di conoscenze e l’accesso finanziario.
In questo modo anche l’economia italiana sarebbe risalita ma dato che gli aiuti nel nostro Paese non esistono non sarà mai possibile, almeno per il momento, avere delle possibilità concrete.
Inoltre, da questi dati, si evince che essere donna comporta ancora delle disuguaglianze fra uomo e donna.
Infatti, secondo Julienne Loh (Executive Vice President, Enterprise Partnerships, Asia Pacific, Mastercard), questa differenza ostacola l’empowerment delle donne attive professionalmente, economicamente, socialmente e politicamente, a discapito di tutta la società.