Approfondiamo i fondi comuni di investimento
Abbiamo parlato di cosa sono i micro investimenti e di una delle tante app che si possono prendere in considerazione per fare questo tipo di investimento come Gimme5.
Nell’ultimo articolo abbiamo parlato di fondi comuni spiegando cosa sono e dando anche i vari vantaggi e svantaggi che può comportare andare ad investire in un fondo comune.
Oggi voglio approfondire questo argomento andando a parlare di denominazioni, tassazioni, organi di vigilanza e del benchmark. Voglio cominciare subito a spiegarti la denominazione di fondi aperti o chiusi.
I fondi comuni di investimento e la loro denominazione
I fondi d’investimento possono essere racchiusi come denominazione in due categorie come ho detto prima o aperti o chiusi.
Andiamo a scoprire nel dettaglio le caratteristiche e le loro differenze.
I fondi chiusi
I fondi chiusi hanno un capitale fisso. Quindi le persone che voglio partecipare a questo fondo devono per forza sottoscrivere la quoto d’investimento che mette dentro nel momento in cui il fondo si crea. Non si possono richiedere i soldi d’investimento durante un certo periodo ma solo ad una determinata data di scadenza che viene rilasciata al momento dell’investimento.
I fondi aperti
I fondi aperti si caratterizzano per avere invece un capitale variabile. Questo porta ad essere l’esatto contrario dei fondi chiusi, dato che l’investitore può decidere quando è il momento migliore per investire i propri soldi in quel fondo. Questo tipo di fondo viene calcolato giornalmente in base ovviamente al prezzo di mercato del portafoglio e anche al numero di quote che fanno parte in quel determinato giorno.
Bisogna ricordarsi in oltre che il fondo aperto viene diviso in altre due tipologie:
- I primi si chiamano fondi armonizzati che fanno parte delle direttive comunitarie n. 611/85 e 220/88 con il decreto legislativo n. 83/92.
- Ci sono pure i fondi comuni di investimento non armonizzati che non rispettano le direttive che ti ho scritto per i fondi armonizzati. Questi tipi di fondi non armonizzati hanno sicuramente una maggior libertà di investimento del proprio patrimonio. Tra questi fondi non armonizzati troviamo i fondi speculativi, gli Hedge Funds dove vengono richieste somme di patrimonio e disponibilità molto elevate. Troviamo anche i fondi di fondi che diversificano dato il loro rischio d’investimento, in quanto queste operazioni vengono diversificate su settori, valute o merci diverse.
Potremmo andare anche in un altro dettaglio di diversificazione che viene fatto tra i fondi immobiliari e i fondi mobiliari.
- Nei fondi mobiliari il capitale che viene investito viene mandato solo su strumenti di finanza.
- Nei fondi immobiliari si entra nello specifico dei beni immobiliari e quindi nelle varie società immobiliari o nelle varie partecipazioni immobiliari. Questi fondi possono essere fatti solo in forma chiusa.
Fondi comuni di investimento e le varie tassazioni
In questo tipo di fondi viene richiesta un’aliquota del 26% per la tassazione, questa nuova quota viene richiesta dal 1 luglio 2014, anche se bisogna differenziare e capire che ci sono aliquote diverse tra fondi comuni italiani ed esteri, quelli fuori dall’Italia viene richiesta un’aliquota sotto il 20%.
La tassazione sia in Italia che all’estero viene richiesta solo nel momento in cui si levano i soldi dal fondo di investimento comune, bisogna sempre ricordarsi di andare a verificare se il nostro fondo è di tipo armonizzato e non armonizzato dall’unione europea, perchè anche in questo caso la tassazione di aliquota cambia
Organi di vigilanza per i fondi comuni di investimento
A controllare i fondi comuni abbiamo la Consob e la banca d’Italia.
La Consob controlla la società di gestione risparmio, invece la banca d’Italia autorizza e approva il regolamento di gestione dei vari fondi di comune e come ultima cosa ovviamente verifica in tutta sicurezza sul lavoro delle banche che hanno questi fondi comuni di investimento
Il benchmark per i fondi comuni di investimento
Il benchmark viene riferito come un parametro per riconoscere i vari profili dei prodotti o fondi finanziari. Questo riferimento serve a capire le basi del fondo e il rischio che può portare sul mercato, quindi direi che è un parametro essenziale non da sottovalutare certamente.