Gioco online, la nuova normativa cambia le regole: più controllo sulle licenze

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I primi mesi del 2025 segnano la rivoluzione del gioco d’azzardo online, un mercato in forte espansione che ha sfondato il muro dei 100 miliardi di spesa e nell’ultimo anno ha aumentato il proprio fatturato di oltre 240 milioni. Nel 2024 sono scadute le licenze e l’Italia si è mossa per elaborare un nuova normativa che mira a un maggiore controllo sui soggetti operanti sul mercato del nostro paese. Al momento il nuovo quadro normativo è in fase di studio da parte della Commissione Europea e poi, se non dovesse esserci blocchi da parte di Bruxelles, entrerà ufficialmente in vigore.

La nuova normativa sul gioco d’azzardo online

La normativa ha come principio fondamentale il rafforzamento del controllo del gioco d’azzardo online, limitando tutti quei siti di casinò e scommesse sportive non AAMS. Questi operatori si appoggiano ad autorizzazioni internazionali, non godendo però della licenza dell’autorità italiana e rappresentano un pericolo per i giocatori attratti spesso dall’ampia gamma di giochi, da quote più alte e da meno limitazioni.

Il controllo verrà operato attraverso una gara per l’assegnazione di 50 licenze e a balzare subito agli occhi è il significativo aumento del prezzo che passa dai 200.000 euro attualmente in vigore ai 7 milioni con le nuove norme. Un salto enorme a cui il governo vorrebbe anche aggiungere una tassa aggiuntiva una tantum dello 0,5% del valore quindi di 350 milioni. Questo secondo punto potrebbe essere inserito nel nuovo DEF ma ancora non è sicuro, prima si cercherà di capire quale potrebbe essere la risposta degli investitori del settore. Le licenze avranno durata di nove anni e obbligano i vincitori a pagare una tassa annuale del 3% sul ricavo lordo e di investire uno 0,2% in campagne di sensibilizzazione sul gioco responsabile. Oltre a questo le nuove norme impongono ai gruppi di detenere al massimo cinque licenze, di garantire interazioni sicure tramite Sogei, fornitore di servizi statale italiano, di conformarsi agli standard della protezione dei dati dell’EU e di implementare gli strumenti di auto-esclusione e auto-limitazione degli utenti.

Scommesse sportive, torna la pubblicità?

L’impatto delle nuove misure porterà nelle casse dello stato, secondo le previsioni, 350 milioni di euro in più nel giro di due anni. Tra i vantaggi dovrebbe esserci la maggiore protezione del consumatore e anche un consolidamento del mercato che andrebbe a favorire i grandi gruppi, un punto su cui però le associazioni di categorie sembrano voler dare battaglia, il nuovo quadro normativo potrebbe infatti essere un limite per la concorrenza.

Tra le novità in materia di gioco online potrebbe esserci anche quella del ritorno della pubblicità delle scommesse sportive, eliminata nel 2018 con il Decreto Dignità. Nei prossimi mesi le agenzie potrebbero poter tornare a pubblicizzare i propri prodotti, come i bonus sulle scommesse sportive, una cui rassegna è disponibile su Wincomparator. L’Italia potrebbe così accodarsi ai massimi tornei europei, compresi quelli di calcio, che non impongono limitazioni per le pubblicità su maglie di squadre, cartelloni allo stadio e altre campagne che potrebbero stimolare la curiosità dei tifosi.

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