Nel caso di soggetti privati, l’accensione di un mutuo riguarda di norma l’acquisto o talvolta la ristrutturazione di immobile a uso abitativo. Si parla in questi casi di mutuo casa, un finanziamento a medio-lungo termine che viene rimborsato tramite l’addebito di rate mensili costituite da una quota capitale e da una quota interessi.
Dal momento che l’acquisto o la ristrutturazione riguardano un immobile, le cifre normalmente richieste sono molto elevate; si può infatti richiedere fino all’80% del valore dell’immobile.
Se stai valutando la possibilità di acquistare una casa ricorrendo a questa forma di finanziamento, leggi quanto segue dove si illustra tutto quello che devi sapere su un mutuo a tasso fisso, attualmente il tipo di mutuo più richiesto.
Cos’è un mutuo a tasso fisso?
Un mutuo a tasso fisso è un finanziamento che prevede l’applicazione di un determinato tasso di interesse che resterà immutato per tutta la durata del contratto (sia essa 5 o 30 anni). Il tasso non sarà quindi influenzato dalle condizioni del mercato, sia questo in ribasso o in rialzo.
Il piano di ammortamento di un mutuo a tasso fisso prevede quindi una serie di rate a importo costante.
In un mutuo a tasso fisso sai già fin dall’inizio quanti interessi finirai per pagare, cosa che invece non è possibile nel caso di un mutuo a tasso variabile.
Scegli il mutuo a tasso fisso usando un simulatore online
Per scegliere il tuo mutuo usa il simulatore online che la banca ti mette a disposizione; inserisci il valore dell’immobile, indica l’importo che vuoi richiedere (al massimo l’80% del valore della casa) e scegli la durata del finanziamento. Immediatamente visualizzerai tutti i dettagli del mutuo. Se l’importo della rata ti sembra troppo elevato, modifica il capitale richiesto o la durata (entro i limiti consentiti) fino a quando l’importo che dovrai sborsare mensilmente non ti sembra adeguato alle tue possibilità.
Prepara i documenti necessari
Un mutuo casa non è un semplice prestito online; la documentazione occorrente è molto più corposa. Ecco indicativamente quello che devi preparare:
- Documenti anagrafici: carta d’identità, codice fiscale (tessera sanitaria), certificato contestuale (residenza e famiglia), permesso di soggiorno (se si è cittadini extracomunitari), eventuali omologa di separazione o sentenza di divorzio, estratto dell’atto di matrimonio (nel caso di soggetto coniugato);
- Documenti relativi al reddito: ultime due buste paga (se si è lavoratori dipendenti), cedolino della pensione (se si è pensionati), Certificazione Unica o altra dichiarazione dei redditi, ultimi due modelli REDDITI (per i lavoratori autonomi, ex Modello UNICO), ultimo estratto del conto corrente;
- Documenti relativi all’immobile: proposta di acquisto o preliminare, atto di provenienza dell’immobile, planimetria catastale, concessione edilizia (per immobili di nuova costruzione), preventivi in caso di costruzione o ristrutturazione, ecc.
Queste indicazioni sono attendibili, ma è possibile che la banca richieda anche altra documentazione; per guadagnare tempo richiedi una lista dei documenti necessari e preparali in anticipo.
Fasi successive
Una volta che avrai caricato tutta la documentazione richiesta dalla banca, questa effettuerà tutte le verifiche e le operazioni del caso (istruttoria reddituale, perizia immobiliare e relazione notarile preliminare); sono procedure che richiedono un po’ di tempo.
Se il tutto va a buon fine, si procede con la fase successiva, vale a dire con l’appuntamento per il perfezionamento del contratto.
La firma del contratto dovrà essere effettuata alla presenza di un notaio e, una volta che il contratto è finalmente stipulato, nel giro di poco tempo la banca ti erogherà il capitale richiesto che dovrai restituire nei modi e nei tempi previsti dall’accordo.