caro energia bonus imprese

La guerra in Ucraina e le conseguenti tensioni geopolitiche in atto, hanno avuto come effetto un forte rincaro dei carburanti, del gas, del metano e dell’energia elettrica, mettendo in grave difficoltà le famiglie e le imprese: il Governo uscente ha studiato una serie di misure e bonus per sostenere le imprese, prevenendo una serie di aiuti a causa del caro energia, sia per quelle energivore e gasivore, ossia quelle a forte consumo, sia per quelle a consumi normali.

In merito alle imprese a forte consumo di energia elettrica sono stati previsti una serie di crediti d’imposta per il primo, secondo e terzo trimestre 2022, mentre per le imprese non a forte consumo i bonus riguardano soltanto i mesi di ottobre e novembre 2022.

Caro energia, ecco tutti i bonus per le imprese nel 2022

Ai fini del bonus, sono identificate come imprese energivore le società aventi un consumo medio di energia elettrica, calcolato nel periodo di riferimento, pari ad almeno 1 GWh/anno. E che rispettano almeno uno dei seguenti requisiti:

– operano nei settori dell’Allegato 3 alla comunicazione della Commissione Europea (2014) n. 200/01;

– operano nei settori dell’Allegato 5 alla suddetta comunicazione e sono caratterizzate da un indice di intensità elettrica positivo, determinato, sempre sul periodo di riferimento, in relazione al valore aggiunto lordo ai sensi dell’art. 5 del D.M. del 21 dicembre 2017, non inferiore al 20%;

– non rispettano i due suddetti requisiti, ma sono ricomprese negli elenchi delle imprese a forte consumo di energia, redatti dalla Cassa per i servizi energetici e ambientali (CSEA) ex art. 39 del D.L. 83/2012.

Inoltre, per poter fruire del beneficio, oltre a rispettare i suddetti requisiti, è necessario che le imprese energivore risultino regolarmente inserite nell’elenco di cui all’art. 6, comma 1 del D.M. 21 dicembre 2017 dell’anno 2022, ossia quello che include il periodo oggetto di agevolazione.

Il credito d’imposta riconosciuto

Il credito d’imposta riconosciuto è pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre 2022. A condizione che i costi della sola componente energetica calcolati sulla base della media dell’ultimo trimestre 2021 abbiano subito un incremento superiore al 30% rispetto al medesimo periodo del 2019. Per il secondo trimestre 2022, invece, il credito d’imposta risulta essere pari al 25% come per il terzo trimestre 2022.

Le imprese a forte consumo di gas

Con riferimento alle imprese a forte consumo di gas naturale sono previsti una serie di crediti d’imposta per il primo, secondo e terzo trimestre 2022, anche se con percentuali differenti rispetto alle imprese energivore. Ai fini del bonus sono identificate, come imprese gasivore, quelle imprese che, congiuntamente:

– operano nei settori previsti dall’Allegato 1 del D.M. del 21 dicembre 2021, n. 541;

– hanno consumato, nel primo trimestre 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25% del volume di cui all’art. 3, comma 1, del suddetto decreto, al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.

Il credito d’imposta è pari al 10% delle spese sostenute per la sola componente di gas naturale acquistata nel primo trimestre 2022, a condizione che il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita all’ultimo trimestre 2021, dei prezzi di riferimento del Mercato Infragiornaliero pubblicati dal Gestore dei mercati energetici, abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio riferito al medesimo trimestre del 2019. Per il secondo trimestre 2022, invece, il credito d’imposta risulta essere pari al 25% come per il terzo trimestre 2022.

Imprese diverse da quelle energivore e gasivore

Per quanto riguarda le imprese diverse da quelle energivore e gasivore il credito d’imposta è pari al 15%, per il secondo e terzo trimestre 2022, calcolato sulla spesa sostenuta per l’acquisto della sola componente energetica effettivamente utilizzata soltanto se siano dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, mentre per le imprese non gasivore il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 25%.

L’art. 1 del decreto Aiuti ter (D.L. n. 144/2022) ha previsto l’estensione, anche per i mesi di ottobre e novembre 2022, dei crediti d’imposta a favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e di gas naturale. In particolare, viene previsto:

per le imprese energivore, un credito d’imposta pari al 40% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022;

imprese gasivore: un credito d’imposta pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto di gas naturale consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022;

per le imprese non energivore, ovvero dotate di contatori di energia elettrica di potenza disponibile pari o superiore a 4,5 kW, e non più superiore a 16,5 kW, un credito d’imposta pari al 30% della spesa sostenuta per l’acquisto della sola componente energetica, effettivamente utilizzata nei mesi di ottobre e novembre 2022;

per le imprese non gasivore, un credito d’imposta pari al 40% della spesa sostenuta per l’acquisto del gas naturale consumato nei mesi di ottobre e novembre 2022.

La formazione del reddito d’impresa: i bonus per le imprese ed il caro energia

Giova ricordare che tutti questi bonus, non concorrono alla formazione del reddito d’impresa e della base imponibile Irap e dovranno essere utilizzati in compensazione nel modello F24, entro il 31 marzo 2023.

Inoltre, possono essere ceduti a terzi, a determinate condizioni, come ad esempio la condizione che il cessionario debba comunque utilizzare i crediti d’imposta entro il 31 marzo 2023. I beneficiari dei crediti d’imposta dovranno comunicare all’Agenzia delle Entrate entro il 16 febbraio 2023 l’importo del credito maturato nel 2022, a pena di decadenza del diritto alla fruizione del beneficio.

Gianwalter Laureti

Studio dott. Laureti 

dott.laureti@gmail.com

(Foto di Pexels da Pixabay)