atena iamhero annamaria schena

Un caschetto multisensoriale per la terapia dei bambini autistici o con patologie affini; un “ambiente” terapeutico di gioco per aiutare i giovani pazienti con deficit dell’attenzione e dell’apprendimento: due progetti di altissimo valore basati su intelligenza artificiale e realtà virtuale firmati rispettivamente da “Atena – Innovative Rehabilitation” di Cercola e da “IamHero” di Volla. Le due aziende della provincia partenopea hanno presentato le proprie iniziative ad Innovation Village, la manifestazione dedicata agli innovatori che si è tenuta il 27 ed il 28 ottobre alla Città della Scienza di Napoli.

“Atena” e “IamHero”, il futuro per le terapie di autismo e Adhd all’Innovation Village di Napoli

Innovation Village è il principale evento meridionale sul tema innovazione, dedicato al networking tra ricerca, imprese, Pa, startup, professionisti e associazioni. L’obiettivo principale della manifestazione è la creazione di circuiti collaborativi fra ricerca e imprese focalizzati sull’innovazione e sui nuovi scenari di impresa 4.0 ed economia circolare. Numerosi i settori di applicazione: agrifood, automotive e trasporti, beni culturali, blue growth, edilizia sostenibile, energia e ambiente, industria creativa, istruzione, manifattura digitale e avanzata, materiali, tecnologie per la salute, sicurezza, social innovation.

Atena, un caschetto con microsensori e microcamere per i bimbi autistici

A parlarci di Atena, che sta lavorando a due linee di sviluppo per altrettanti dispositivi medici, è stata la direttrice Annamaria Schena. La prima linea riguarda il prototipo di un sedile adattabile con un completo sistema di supporto alla riabilitazione motoria. La seconda concerne quanto citato nell’incipit, ovvero il casco con sistema di monitoraggio e supporto. Il dispositivo dedicato ai bimbi autistici è dotato di microsensori e microcamere. “Stiamo portando avanti la sperimentazione grazie anche all’Università di Napoli ‘Federico II’. – ci hanno spiegato al desk di Atena – Si tratta di una rivoluzione per cui stiamo raccogliendo i dati: non esiste nulla di simile al mondo”.

Il caschetto, insomma, viene indossato dal bambino per alcune ore nell’arco della giornata. Il dispositivo rileva e comprende, in maniera automatica o semi-automatica, i momenti che possono portare il piccolo in situazioni di stress o di burnout. Una volta individuati questi momenti sarà possibile andare ad effettuare terapie specifiche. Il casco sfrutta al massimo tecniche di machine learning ed “apprende” grazie al sistema di intelligenza artificiale. I dati provengono da microsensori biometrici, da rilevatori elettrocardiografici e della muscolatura.

IamHero: la digital therapy per il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività

Presso lo spazio di IamHero, invece, abbiamo trovato Rossella Capone, coordinatrice dei fisioterapisti, e Virgilio Trabucco, developer dell’ambiente terapeutico avanzato game-based. In questo caso i destinatari sono i bambini con Adhd, ovvero il disturbo da deficit di attenzione ed iperattività. L’idea è quella di portare i piccoli in una realtà virtuale per aumentare il coinvolgimento e rilevare le performance ed i livelli di stress. Il termine chiave per questo tipo di digital therapy è “gamification”.

I bambini impersonificano un “eroe” che si “allena” in game digitali che coniugano elementi educativi e ludici. I giochi puntano al miglioramento di specifiche skill cognitive e comportamentali, individuate in collaborazione con team di esperti medici e terapisti. “Stiamo sviluppando la nuova versione di IamHero – ci ha detto Trabucco – nella quale sarà prevista anche la figura dell’aiutante dell’eroe, un po’ come Filottete nell’Hercules della Disney. Insieme al piccolo potranno così immergersi nel gioco anche i terapisti”.

Francesco Ferrigno