L’importanza di mettere al sicuro la propria privacy quando si naviga online è ormai un’esigenza diffusa. Rispetto a pochi anni fa, oggi milioni di persone condividono un numero sempre maggiore di dati personali, sia lavoro che per questioni private. Allo stesso tempo, si moltiplicano le minacce che, attraverso malware, tentativi di phishing e attività di cybercriminali, cercano di appropriarsi di queste informazioni e utilizzarle per secondi fini non autorizzati dai legittimi proprietari.
Se lo smartworking negli ultimi anni ha contribuito all’aumento della diffusione di dati sensibili che viaggiano in rete, l’industria dell’intrattenimento aveva già evidenziato l’esigenza di proteggere la propria attività online. Basti pensare alle informazioni che si condividono quando si accede a un servizio di home banking, o quando ci si collega a sale virtuali di gioco come Betfair casinò, che attraverso un’iscrizione mettono a disposizione degli utenti la possibilità di cimentarsi con roulette, poker, blackjack online. Tante possibilità per un’esperienza immersiva, da vivere però sempre facendo attenzione alla sicurezza della propria connessione.
Come fare per sentirsi al sicuro quando si naviga online
Tra gli strumenti che si stanno diffondendo negli ultimi tempi per proteggere la navigazione online, c’è la Vpn, ovvero una tecnologia in grado di nascondere l’Ip di provenienza e che grazie alla crittografia rende illeggibili i dati in entrata e in uscita del proprio dispositivo. Inoltre, è importante dotarsi di un buon software di antivirus e tenerlo sempre aggiornato per respingere eventuali attacchi esterni. Un ulteriore livello di protezione, spesso sottovalutato, è direttamente collegato al browser e al motore di ricerca, perché quando navighiamo in rete spesso tutte le nostre attività sono tracciate.
Per far sì che ciò non accada, è sufficiente affidarsi a un motore di ricerca che fa della privacy il proprio punto di forza: aggiungendo a Chrome o Safari l’estensione di DuckDuckGo possiamo essere certi di navigare online nel completo anonimato, perché questo motore di ricerca non raccoglie alcun tipo di informazione sui propri utenti e, difatti, non mostra loro nessun tipo di messaggio pubblicitario targettizzato. Uno strumento in più, a partire da questo 2023, per dare più valore alla propria privacy quando si è collegati in rete.
Come guadagna DuckDuckGo: pubblicità e affiliazioni
Il modello di business di DuckDuckGo è del tutto differente dai diretti concorrenti come Chrome o Safari. Non essendoci tracciamento delle attività e degli utenti, questo motore di ricerca fornisce contenuti sponsorizzati, ma solo nel momento in cui si opera una particolare ricerca. Quindi non c’è nessun collegamento tra l’attività online precedente e il messaggio pubblicitario che viene mostrato a un utente nel momento in cui viene fornito un certo tipo di risultati dopo aver digitato una query.
DuckDuckGo per generare introiti ricorre anche al sistema delle affiliazioni. Ovvero, percepisce una commissione ogni volta che un utente effettua un acquisto tramite uno dei link forniti dai risultati di ricerca e che fanno riferimento a una collaborazione in essere con i diversi e-commerce partner del motore di ricerca. Inoltre, DuckDuckGo è aperta anche alle donazioni libere degli utenti, che in cambio di un servizio che decide di mettere al primo posto la privacy dei propri utilizzatori, sceglie di sostenerne anche economicamente lo sviluppo tecnologico.